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  • Juvemania: parola di Trap e Velasco

    Juvemania: parola di Trap e Velasco

    • Stefano Discreti
    Nulla è compromesso, nessun funerale calcistico è da celebrare, ma è innegabile evidenziare che la Juventus, con la sconfitta per 3 reti a 1 subita all’Olimpico, si è andata ad infilare in un sentiero tortuoso da cui dovrà uscirne fuori subito, per non compromettere un campionato già vinto ormai da mesi.
     
    Altro che festa organizzata - In questi giorni, soprattutto in quello della vigilia della sfida proprio di Roma-Juventus, si è letto e ascoltato da più parti della festa che a Torino starebbero organizzando per celebrare il leggendario sesto scudetto consecutivo magari abbinato alla terza vittoria in Coppa Italia di fila e ovviamente il tutto prima di giocare la finale di Champions League a Cardiff. Si è scritto di esibizioni dal vivo di Ramazzotti, di Gabbani, di pullman scoperti e di tanto altro. Mai come in questi casi però il saggio proverbio di Giovanni Trapattoni “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco” diventa legge. La sconfitta contro i giallorossi nasce proprio lì. Più una questione di testa che di gamba, nonostante l’ampio turnover applicato. Basti pensare alla strana serata di Buffon tra i pali o a quella evanescente di Cuadrado sulla fascia o ancora alle difficoltà ad entrare in partita di Dybala, una volta subentrato dalla panchina. Serviva un punto per festeggiare lo scudetto a Roma ai bianconeri e addirittura farsi rimontare dopo esser passati in vantaggio non è proprio nel DNA di questa squadra.
     
    Lazio , che forma - C’è ora una brillante Lazio da affrontare mercoledì sera nella finale di Coppa Italia all’Olimpico. La squadra di Simone Inzaghi, in questo momento, è indubbiamente una delle squadre più in forma del panorama calcistico nazionale. Gli uomini di Lotito ambiscono all’impresa e prova ne è il grandissimo turnover applicato a Firenze nell’ultima giornata di campionato disputata. I biancocelesti ci credono (e fanno bene) e sono disposti a tutto pur di mettere fine all’egemonia nostrana della Vecchia Signora. Sarà un test fondamentale per capire lo stato fisico e mentale dei ragazzi di Allegri.
     
    Crotone in stato di grazia - Un altro ostacolo difficile sulla strada dello scudetto bianconero sarà poi sicuramente la partita di domenica prossima contro il Crotone (in evidente stato di grazia), dopo che l’ultima giornata di campionato ha riavvicinato quest’ultimi a una salvezza che se realizzata farebbe gridare al miracolo. E a meno che la Roma non si suicidi professionalmente sabato prossimo a Verona contro un Chievo che non ha nulla più da chiedere a questa stagione, la Juventus sarà quindi costretta a battere il Crotone in casa, in una partita vera e carica di tensione, perché arrivare a giocarsi lo scudetto all’ultima giornata a Bologna, da sempre piazza ostile ai colori bianconeri, sarebbe folle. “Chi vince festeggia, chi perde spiega” ripeteva sempre con grande saggezza Julio Velasco e ultimamente in campionato la Vecchia Signora sta spiegando troppo. E’ ora di tornare a festeggiare. E subito. 
     

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