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  • Juvemania| Prigionieri dell'ingaggio
Juvemania| Prigionieri dell'ingaggio

Juvemania| Prigionieri dell'ingaggio

  • Andrea Bonino
La nuova Juventus sta cercando di chiudere con il passato ed aprire un nuovo ciclo. Dopo l'arrivo di Andrea Agnelli alla presidenza e la rivoluzione dirigenziale che ha visto l'ingresso di Luigi Del Neri e Beppe Marotta, in corso Galileo Ferraris stanno cercando di svecchiare la rosa e rivoluzionare anche il parco giocatori. Fabio Cannavaro ha già deciso di andare negli Emirati Arabi e ora la società bianconera cercherà di piazzare anche altri due senatori: Mauro German Camoranesi e David Trezeguet. L'italo-argentino è reduce da due stagioni così così, tempestate da diversi infortuni che ne hanno minato le prestazioni. L'attaccante, invece, nonostante quest'anno abbia giocato poco per colpa di diversi acciacchi, è riuscito comunque a ritagliarsi uno spazio importante e a confermare le sue doti di rapinatore d'area: 10 gol in 27 presenze e miglior marcatore alle spalle di Del Piero (11 reti). Entrambi stanno facendo le valigie per lasciare Torino, ma non è facile trovare una nuova casa. Il centrocampista 'gaucho' ha già fatto sapere di essere al capolinea. Anche il suo fisico, dopo l'ennesimo infortunio anche in Nazionale, sembra esserlo. Il bomber franco-argentino, invece, verso novembre aveva già detto di voler lasciare la Juventus a fine stagione per giocare ancora qualche anno nel suo Paese d'origine e chiudere la carriera vicino casa. Entrambi sono sul mercato, ma il vero problema è l'ingaggio. Sia Trezeguet che Camoranesi non percepiscono 'noccioline', e sono poche le squadre che possono permettersi di mantenerli. O si riducono l'ingaggio, oppure rischiano di fare la fine del capitano azzurro e di dover 'fuggire' verso il Medio Oriente. L'attaccante percepisce quattro milioni e mezzo di euro, il centrocampista 'soltanto' tre. In epoca di rescissione, anche calcistica, sono pochi i club che continuano a fare follie per prendere campioni a peso d'oro. Eccezion fatta per il Manchester City dello sceicco Mansour, il Chelsea dei petroldollari di Abramovich, l'Inter del magnate Moratti o il Real Madrid di Florentino Perez, non ci sono altre squadre con lo stesso potere economico. Oltretutto entrambi i giocatori hanno una pretesa non indifferente: giocare anche la Champions League. A quel punto Chelsea, Inter o Real si sposerebbero perfettamente con il loro progetto. Peccato che la carta d'identità sia tutt'altro che a loro favore. L'attaccante ad ottobre compirà 33 anni, il centrocampista li ha già superati e va verso i 34. Entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2011 e la Juventus preferirebbe monetizzare piuttosto che lasciarseli scappare a parametro zero l'anno prossimo. Ma non è facile 'scaricarli', nemmeno inserirli in qualche trattativa di mercato come pedine di scambio. Per fortuna che entrambi hanno dimostrato di essere grandi giocatori e di godere della stima di diverse squadre sia Nazionali che Internazionali. Un altro prigioniero è Amauri, ma per lui il discorso è un po' diverso. Guadagna tantissimo (3,8 milioni) ma ha il contratto che scade nel 2012: la Juve può aspettare un altro anno. Non è giovanissimo (30 anni), ma può giocare altri due o tre anni ad altissimo livello. Il problema? E' arrivato nel calcio che conta in età avanzata e non ha gli stessi estimatori dei suoi due compagni di squadra. La Signora farà ancora più fatica a piazzarlo. L'alternativa? Dargli un'altra opportunità di riscatto e tenerlo a Torino.

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