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  • Juvemania: quarto posto salvato con carattere e orgoglio! Ma che rimpianto Demiral

    Juvemania: quarto posto salvato con carattere e orgoglio! Ma che rimpianto Demiral

    • Stefano Discreti
    Che spareggio 
     
    Nel posticipo della sesta giornata di ritorno, Atalanta e Juventus onorano la lotta per il quarto posto in campionato con una grande partita dai ritmi elevatissimi in cui entrambe le compagini hanno provato a vincere la sfida dall’inizio alla fine, rischiando anche di perderla.
    Soprattutto la Juve, andata sotto per la “bomba” di Malinovskyi che ogni qual volta incontra la formazione bianconera si trasforma in un cecchino infallibile, l’ha ripresa davvero per i capelli alla fine grazie ad un’incornata di Danilo, uno degli ultimi ad arrendersi.
    Davvero una gara intensa come se ne vedono poche in Italia e che rimanda la decisione per chi farà compagnia ad Inter, Milan e Napoli nella prossima Champions League al prosieguo del torneo.
     
    Basta parlare di scudetto
     
    Che la Vecchia Signora abbia cambiato totalmente faccia dopo il mercato di riparazione per gli acquisti di Zakaria e soprattutto Vlahovic è evidente a tutti ma l’entusiasmo degli ultimi giorni in cui si avvicinava potenzialmente la Juventus ad una clamorosa rimonta per lo scudetto è sembrata davvero eccessiva, quasi forzata. Una gufata.
    Come giustamente fatto notare da Allegri a fine gara i punti persi ad inizio stagione pesano tantissimo, troppo, per permettersi di pensare ad altro e questo pareggio potrebbe aver messo definitivamente una pietra tombale anche all'ottimismo più sfrenato.
    Per la vittoria del campionato bisognerà necessariamente rinviare il discorso alla prossima stagione dove, in casa Juve, si spera di iniziare ovviamente in tutto altro modo.
     
    Rimpianto Demiral
     
    Vedendo la prestazione di assoluto livello di De Ligt, un vero muro con unica pecca nei 90’ nel fallo da cui è scaturito il gol del vantaggio degli orobici, sicuramente si può provare qualche rimpianto in casa Juve per quello che sarebbe potuto essere il suo compagno di reparto ideale nel presente ma soprattutto nel futuro.
    Vlahovic è veramente un uragano, un calciatore che fa reparto da solo e che vede la porta come pochi altri al mondo, basta un attimo di distrazione degli avversari e ti punisce ma se contro l’Atalanta è rimasto a secco è più per meriti altrui che per demeriti suoi.
    Meriti soprattutto di un gladiatorio Demiral che ha ingaggiato un duello corpo a corpo di altri tempi con l’attaccante serbo.
    Il bilancio è fondamentale in una società, così come la necessità di alcune vendite per far quadrare i conti, ma a livello tecnico/tattico sicuramente la cessione del giovane difensore turco è una delle più dolorose degli ultimi anni in casa bianconera. Chissà che non rischi di esser rimpianta troppo in futuro.
    @stefanodiscreti

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