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Juvemania: consigli per gli acquisti

Juvemania: consigli per gli acquisti

  • Andrea Bosco
Archiviato lo scudetto con la consueta sobrietà sabauda (la festa è come noto rimandata a fine campionato), in attesa della finale di Coppa Italia con un Milan in altre faccende affaccendato e con un probabile futuro con gli occhi mandorla, la Juventus si sta interrogando su un quesito non di poco conto . Come rafforzare una squadra già forte e dimostratasi competitiva anche a livello europeo?  

RESTANO O VANNO? - Ogni discorso deve tenere necessariamente conto del futuro di due elementi cardine della rosa bianconera: Morata e Cuadrado. L'iberico ha avuto una stagione altalenante. E' un attaccante esplosivo in progressione che ha imparato alla Juve a limare gli egoismi. I numeri dicono che ha segnato poco. Ma sempre i numeri dicono che i suoi gol sono pesanti. E che a differenza di altri che al quid europeo spariscono, Alvaro Morata, in quei match si esalta. Ora come stiano le cose tra Real Madrid e Juventus è noto. La Juve lo ha pagato 20 milioni due anni fa, ma i blancos hanno un diritto di “recompra“ (a 30 milioni) da esercitare. Morata a Torino sta bene. Ma la possibilità di tornare nella società dove è cresciuto, lo solletica. Marotta dal canto suo farà il possibile (tradotto: una offerta importante) per cercare di convincere il Real a lasciare il giovanotto in maglia bianconera. Sembra, tuttavia, che i piani di Florentino Perez siano altri. Dall'Inghilterra e dalla Germania ha avuto un paio di offerte attorno ai 50 milioni per Morata. Ma: c'è un ma. Morata non gradirebbe essere trattato come merce di scambio. Insomma di essere girato altrove non ne vuole sapere. E potrebbe puntare i piedi. Marotta sta lavorando su questo.

LE PAROLE DI EVRA - Anche perché l'ha spiegato Evra, per quale motivo chi arriva alla Juventus, difficilmente se ne vuole andare. “Alla Juve c'è la migliore organizzazione d'Europa“, ha detto l'ex Manchester United. Una affermazione che è un messaggio verso quei giocatori che interessano alla Juve, ma che ancora non sanno cosa sia veramente la Juventus. Il secondo nodo è Cuadrado. Qui la situazione è ancora più complicata. L'ex viola è in prestito secco senza diritto di riscatto. Nessuno sa ancora quale potrebbe essere la richiesta del Chelsea. Ma la sensazione è che con l'arrivo a Londra di Conte, l'esterno sia per il ct della Nazionale, una priorità. Lo voleva quando allenava la Juve. A maggior ragione lo vuole adesso, dopo che la “cura“ Allegri, lo ha fatto diventare un esterno che sa difendere e non trattiene più la palla come accadeva ad inizio stagione. L'impressione è che difficilmente Marotta riuscirà a trattenere questi due giocatori. Il mio ragionamento  parte dunque da alcune considerazioni cardine. La prima è che a parte Morata e Cuadrado, la Juventus sia in grado di trattenere tutti i giocatori migliori, Pogba in primis. La seconda che riscatti o prolunghi di un anno il prestito di Lemina. La terza - a mio avviso - è che la Juventus non abbia bisogno di un mercato faraonico. Ma solo di un mercato mirato con l'innesto di giocatori bravi che alzino la qualità del gruppo. La Juventus a mio parere ha bisogno di giocatori “giusti“, funzionali al progetto tecnico di Massimiliano Allegri.


CON O SENZA “ROMBO“ - Gli scenari sono a questo punto due: Allegri vuole cambiare modulo e dunque la sua richiesta prioritaria non potrà che essere quella di un trequartista. Se giochi col rombo, il trequartista è indispensabile. Il secondo scenario è quello di un Allegri che continua con il suo modulo vincente (3-5-2) con la possibilità di passare (con il giocatore giusto) anche a un 4-3-3 con un trequartista non di ruolo ma che (come Vidal e Pereyra) si adatti alla necessità. Tenendo conto che la necessità della Juve è anche quella di trovare un sostituto a Marchisio nel ruolo di regista basso. Pur confidando nei progressi di Lemina e con il punto interrogativo Hernanes, un regista davanti alla difesa è per la Juventus che verrà indispensabile.  Che fare? L'interrogativo non è leninista ma squisitamente calcistico. Partiamo dalla difesa. Tutti i senatori (Barzagli, Chiellini, Bonucci, oltre a Buffon) avranno sulle spalle una stagione in più. Nella rosa difensiva entrerà in pianta stabile Rugani e probabilmente anche il predestinato Filippo Romagna dalla Primavera. Ma Buffon (stante l'insofferenza di Neto a fare il secondo) abbisogna di un vice. Io farei un pensierino al giovane Gollini del Verona. Difende la porta di una squadra ormai retrocessa, ma ha qualità. Dalla Francia scrivono di un interesse per Sirigu che ha chiesto di andarsene da Parigi. Alla ripresa, la rosa difensiva mancherà di Caceres, ormai svincolato e oggetto delle attenzioni di Napoli, Roma e Inter. Raiola ha proposto un suo giovane assistito Tete, difensore dell'Ajax capace di giostrare a desta come terzino, ma anche da centrale. A sinistra Evra non ha ancora deciso se accettare il prolungamento offertogli di un anno o se cambiare casacca. In ogni caso i nomi di Benatia e di Mustafi, sono nomi interessanti. Mustafi soprattutto è in grado di giocare anche a destra da esterno. 

SERVE UN REGISTA - Centrocampo: qui le idee sono tante e non tutte limpide, mi pare. Già preso Mandragora, mediano di qualità, impiegabile anche da centrale difensivo. Io reputo resterà in rosa e testato fino al termine del mercato. Dovesse essere ritenuto immaturo, sarebbe dirottato in prestito ad una società amica. Là dove sono già finiti i Rogerio e dove finirà Sensi: il Sassuolo. La Juve ha messo gli occhi su André Gomes, tuttocampista del Valencia. Ottimo giocatore che a me sembra soprattutto una mezz'ala. Uno alla Marchisio, prima maniera. Ora bisogna intendersi per quanto riguarda il regista. La tipologia del giocatore è quella di un architetto: uno che costruisce per gli altri. Uno che sa sporcare le traiettorie degli avversari, che ha il senso della posizione. Non basta essere aggressivi: Lemina, ad esempio, è ottimo sull'uomo. Scardina palloni a volontà. Ma la sua “lettura“ della fase difensiva (quella fisarmonica che si chiude e si apre sulle iniziative avversarie) è ancora carente. Un regista sa giocare in orizzontale e in verticale. Sa toccare corto e sa lanciare a trenta – quaranta metri. Sa palleggiare, ma soprattutto sa “assistere“. Qui le scuole di pensiero alla Juve divergono. C'è chi opta per Gomes, giovane, costoso e certamente di talento. Nel presente in grado di sopperire all'assenza di Marchisio. In chiave futura alla (inevitabile?) partenza di Pogba. Ma intriga anche l'esperienza e la qualità di Yaya Touré: avanti con gli anni, ma ancora integro. Un marcantonio che si muove come un ballerino e che sa far gol. Orizzonte limitato, in questo caso: due stagioni al massimo. Ingaggio altissimo, cartellino da onorare e qualche interrogativo sulla sua compatibilità con il gioco di Allegri. Io fossi al posto di Marotta non avrei dubbi: Gundogan è andato? Pare proprio di sì. Bene, io Beppe Marotta, mi porto a casa Tielemans. Che costicchia, ma che mi assicura un decennio di geometrie. Del resto, Lotito, per il suo Biglia, chiede la stessa cifra. Benché giovanissimo, il belga – tra l'altro – lanciato in prima squadra a 16 anni, ha già maturato una certa esperienza. Visto che i giovani da Matheus a Walace, da Bentancurt (inutile che l'Inter vada in Argentina a visionarlo. La Juve ha una opzione sul giocatore esercitabile entro il 2017 a 9 milioni e mezzo)  al sedicenne Vlahovic definito il nuovo Ibra, a Marotta piacciono, un investimento sul “cervello“ dell'Anderlecht potrebbe rivelarsi azzeccato. Nell'Ajax di Tete, gioca anche Bazoer: un mediano possente, giovane ma di grande prospettiva. Ma capisco i tentennamenti: in Europa serve gente smagata, temprata ad ogni evento. Per questo motivo, là dove Allegri volesse quel trequartista che Marotta non riuscì a dargli l'anno scorso, io reputo, che per come gioca la Juventus, il giocatore più adatto al rombo di Allegri, non sia Isco, né Oscar, né Pastore, ma sia l'armeno del Dortmund. Uno che sa lavorare in proprio, ma nonostante i grandi numeri come realizzatore, non oscura la squadra. Il suo sapersi mettere al servizio del collettivo è veramente notevole. A mio parere ce n'è un altro con caratteristiche simili. Ma gioca a Liverpool, dove è diventato un idolo, grande rimpianto dell'Inter che non seppe individuarne le qualità. Capita: alla Juve un Coman come quello che si esibisce in Germania non si era proprio visto.  

TELENOVELA BERARDI - Capitolo attacco: come è noto arriverà Berardi. E trovo francamente stucchevoli i millanta interventi che arrivano dal Sassuolo: c'è un accordo tra Squinzi ed Agnelli, raggiunto nella partita di giro con Zaza che consentirà alla Juve di portare il giocatore a Torino per una cifra vicina ai 25 milioni. Fine del discorso. Naturalmente gli accordi si posso stracciare. Ma visto che con la Juventus, il Sassuolo ha fatto e farà ancora ottimi affari, non credo che Squinzi voglia entrare in rotta di collisione, magari per far scucire a Marotta qualche milione in più. Se fosse poi il giocatore a rifiutare la destinazione, si prepari Berardi a imparare le lingue, perché l'accordo prevede che il giocatore (Sassuolo e Juve a parte) non possa accasarsi in alcuna italiana. Alla Juve Berardi farà anche panchina, fino a quando la sua trasformazione in trequartista-rifinitore non sarà completa. Perché la forza di Berardi non sono i gol, non è la progressione, pur rilevante, non è il dribbling: la sua forza sono i cambi di campo alla Totti e la capacità di servire le punte tra le linee. Questo sarà il suo destino alla Juve. Berardi, Mandzukic, Dybala, Zaza: quattro attaccanti (se Morata per i discorsi fatti  se ne andrà). Ne manca uno. E questa sarà la ricerca più difficile. I Lapadula e i Caprari sono soluzioni di prospettiva. Anche se Lapadula potrebbe entrare in rosa, qualora Zaza fosse ceduto. Ma non credo. Con due prime punte (il croato e Zaza) un esterno (Berardi) e un uomo a tutto campo (Dybala) alla Juve servirà una seconda punta. L'ideale sarebbe uno alla Griezmanm, o alla Reus, giocatori inavvicinabili. Ma c'è un polacco (non è Lewandowski) estremamente interessante che fa gol in Europa. E un francese di origine africana che spopola in Francia. I nomi li conoscete: ne abbiamo già parlato. Ovviamente sono mie idee. Io comunque al netto delle notizie che ho dato e che sono fondate (accordo trovato tra il giocatore e la Juventus) non credo che Cavani arriverà a Torino. La trattativa con il Psg è al limite dell'impossibile. E Blanc dopo lo scherzetto Coman non vuole saperne di fissare un prezzo abbordabile per Cavani. Che in ogni caso scombussolerebbe non poco lo spogliatoio della Juve. Cavani vuole giocare prima punta. E in quel ruolo la Juve è coperta. Servirebbe il Cavani del Palermo: un giocatore che non c'è più.

RIMPIANTO EUROPEO - Chiudo con un pensiero. Per come si sta mettendo la Champions il rimpianto alla Juve è grande. Questo forse era l'anno buono. Un anno dove è uscito il Barcellona. Dove un Real senza Ronaldo è sembrata una squadra normale, tenuta in piedi da un mediano: Casimiro. E dove la banda di Simeone davvero arrischia di vincere la Coppa dalle grandi orecchie. Grazie soprattutto alla sua difesa, e al sacrificio costante chiesto a tutti. Non ricorda, l'Atletico, qualcuno che in Italia ha appena vinto lo scudetto? 

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