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  • Bivio Juve: Champions o rivoluzione

    Bivio Juve: Champions o rivoluzione

    • Massimiliano Cristina

    C'era una volta la Juventus che lottava per vincere Campionato e Champions League. Oggi, cinque anni dopo Calciopoli e tutto lo scossone che ne è derivato, i bianconeri si trovano a lottare per il secondo anno consecutivo per ottenere almeno un quarto posto, l'ultimo valido per una qualificazione alla prossima Champions League. Qualificazione utile non solo per il prestigio del club, che altrimenti rischia un ridimensionamento a livello europeo con una sola partecipazione (finita malissimo) alla massima competizione per club negli ultimi cinque anni, ma anche per il mercato che verrà.

    I tifosi juventini non sono soddisfatti delle ultime campagne acquisti e continuano a chiedere a gran voce inserimenti di livello in organico. L'ultimo in ordine di tempo è Alexis Sanchez, il cileno dell'Udinese, valutato in ogni caso non meno di 25 milioni di euro. Se è vero che la Juventus avrebbe a disposizione gente come Giovinco e Palladino, assai graditi in Friuli, è anche vero che l'Udinese difficilmente abbasserà le pretese vista la concorrenza.

    Resta un 'piccolo' particolare però: se la Juventus non dovesse qualificarsi alla prossima Champions League, darebbe un grave colpo alle casse societarie già di per sé molto sollecitate di recente. Non solo, oltre agl ingaggi elevati dei top players come Buffon e al probabile rinnovo di Del Piero, a giugno la Juventus dovrà fare i conti con i riscatti dei prestiti dei giocatori più rappresentativi di questa stagione: Aquilani, Quagliarella e Matri.

    Per il centrocampista dovranno essere sborsati 12 milioni di euro; 10,5 per l'attaccante napoletano e ben 15 per l'ultimo arrivato. Totale quasi 38 milioni di euro da sborsare. La mancata qualificazione alla Champions dunque non solo ridimensionerebbe il club a livello di prestigio, ma anche a livello di organico. Senza i soldi della Uefa infatti, oltre a non arrivare a nessun grande acquisto, la Juventus con ogni probabilità dovrà fare a meno di uno dei suoi big, magari a partire proprio da uno tra Aquilani, Quagliarella e Matri...

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