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  • VIDEO Juventus, Allegri: 'Non ho parlato con Pirlo e Tevez. Lavoriamo in vista della finale di Champions'
VIDEO Juventus, Allegri: 'Non ho parlato con Pirlo e Tevez. Lavoriamo in vista della finale di Champions'

VIDEO Juventus, Allegri: 'Non ho parlato con Pirlo e Tevez. Lavoriamo in vista della finale di Champions'

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, ha parlato in conferenza stampa prima della partita di campionato contro il Napoli: "Come in tutte le cose ci vuole equilibrio, nell'allenarsi e nel far giocare chi ha bisogno. Il Napoli non conta ai fini dello Scudetto ma per l'imbattibilità in casa, dobbiamo continuare a migliorare e arrivare a fornire ottime prestazioni, per mantenere la condizione atletica e mentale in queste due gare in campionato. Non possiamo pensare di staccare la spina fino al 6 giugno con la paura di farsi male. Dopo sabato avremo tre giorni di riposo, perché ne abbiamo bisogno. Non dobbiamo avere un eccessivo stress, un giorno alla volta ci prepareremo".

SUI POSSIBILI ADDII DEI VETERANI - "Non ho parlato nè con Pirlo, nè con Tevez, perché c'è stato l'obiettivo appena raggiunto mercoledì, credo che stato un obiettivo straordinario. Ora parlare di mercato non serve a niente".

SULLA FINALE COL BARCELLONA - "Credo che sarà una gara difficile, ma è una finale e come abbiamo visto anche mercoledì. Doveva essere una gara a risultato chiuso e così non è stato. Sarà così anche a Berlino".

SULLA FORMAZIONE - "Oggi vedrò la squadra e vedremo i più stanchi se hanno bisogno di risposare. La prevenzione è fondamentale. La squadra però sta bene, ha corso molto mercoledì fino alla fine. Non hanno giocato Sturaro, Marchisio, Morata, Pogba, ci sono giocatori che sono disponibili. A qualcuno sarà riposo. E' nel dna della Juve avere squadre con carattere. Non si può pensare solo a difendere in queste partite".

SUL FATTO DI AVER FATTO MEGLIO DI LIPPI E CONTE - "Sono felice di quello che stiamo facendo, perché bisogna godersi questo momento straordinario. Difficili annate così in carriera, arrivare in fondo a 3 competizioni e vincerne per adesso 2. Poi è normale che quando fai risultato così importanti devi solo essere Messaggio di Conte dopo la Coppa? "Non bisogna essere monotoni, nella vita è brutta. Un messaggio che mi ha fatto molto piacere me l'ha mandato Cellino".

SULLA MONOTONIA DELLA VITTORIA - "Vincere non è così scontato, non è mai una monotonia vincere. Ci sono tanti modi di farlo. Non era scontato vincere la Coppa, così come lo Scudetto o arrivare in finale. E' un'annata importante per i giocatori, per la società e mi sento molto fortunato. Anche dai tifosi sento molto entusiasmo, c'era a Roma, c'è in città e credo che domani debba essere una festa".

SUL BARCELLONA CHE AVRA' PIU' OBBLIGHI - "Il Barcellona è abituato a queste cose. La positività è importante, è fondamentale. Ci dobbiamo pensare dopo l'ultima gara di campionato. Al 6 giugno manca ancora tempo. Buffon domani rientra. Sono molto contento di quello che ha fatto Storari a Roma e a Milano. E' straordinario e di grande affidabilità. Idem Rubinho, anche se non ha mai giocato. In questi 15 giorni bisogna lavorare per arrivare mentalmente e fisicamente per arrivare in forma ottimale a Berlino. Dobbiamo essere al 150%".

SUL PALLONE D'ORO A UN PORTIERE - "Parlo poco dei portieri, di Buffon mi fa piacere perché oltre a essere un grande professionista, ha dei valori e nella sua carriera se lo meriterebbe un Pallone d'Oro. Difficile che un portiere come lui potrà rinascere nel corso degli anni

SUI GOL DI BERARDI - "Erano stati tanti, ci è andato vicino una settimana fa. E' uno di quei giovani che sarà un punto di riferimento per la Nazionale. Quando fai risultati, l'immagine cambia e al momento sono soddisfatto".

SULL'IMPORTANZA DELLO STADIO - "E' fondamentale perché è uno stadio straordinario così come i tifosi".

 

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