Juventus, Caceres: 'Sono pronto a rientrare'
Un salto a Jtv prima del ritorno definitivo in campo. Antonio Conte ha recuperato una pedina importante della sua rosa: Martin Caceres è nuovamente in rampa di lancio. Dimenticato l’infortunio al menisco rimediato in Nazionale a settembre, smaltito l’intervento e trascorso il periodo di riabilitazione, l’uruguaiano è tornato regolarmente in gruppo.
In attesa di rientrare quanto prima nella lista dei convocati, magari già per la trasferta di Firenze, Caceres è stato protagonista della puntata di Filo Diretto, la prima “targata” Cristina Chiabotto. Ospite negli studi di Vinovo, il difensore ha risposto a tutte le curiosità dei tifosi bianconeri.
Innanzitutto il punto sulla sua situazione personale. «Sono stato fermo 40 giorni a causa di questo intervento al menisco. Ora sono tornato finalmente ad allenarmi con i compagni. Sono contento e ho tanta voglia di tornare in campo. In mia assenza comunque la squadra ha fatto davvero bene, ha avuto un grande avvio di stagione, giocando un ottimo calcio».
Questa appena trascorsa è stata una pausa un po’ diversa per Martin. Nessun viaggio intercontinentale e nessuna gara con l’Uruguay. Se ne riparlerà a novembre, quando la Celeste si giocherà tutto per accedere al Mondiale in Brasile. «Ci aspetta la doppia partita con la Giordania, uno spareggio che vogliamo vincere. Ora però devo pensare solo alla Juve, qui ci attendono altre partite importanti. Come quella con il Real, anche se adesso l’unica che ci interessa veramente è quella di domenica contro la Fiorentina. Andremo a Firenze con la solita cattiveria e la solita voglia di vincere. Dobbiamo fare bene perché vogliamo vincere un altro Scudetto e sappiamo che ci sono tante squadre forti pronte a lottare con noi. Come ad esempio Roma e Napoli che si affrontano stasera, speriamo che esca un bel pareggio…»
Con il rientro di Caceres, Antonio Conte potrà avere a disposizione un vero e proprio jolly. In grado di ricoprire più di un ruolo, in difesa come in fascia. Senza dimenticare la sua capacità di essere decisivo sotto porta, soprattutto nei big match. Caratteristica, questa, che aveva contraddistinto anche la sua prima esperienza torinese. «Finora questa seconda parentesi si sta dimostrando diversa dalla prima. Soprattutto per le vittorie che siamo riusciti ad ottenere in questi due anni. Ma anche per la presenza in panchina di Antonio Conte. Il mister ha fatto davvero un grande lavoro e da lui c’è da imparare tanto ogni giorno. A Torino la mia famiglia si sente a casa e io voglio molto bene alla Juve, spero di restare qui ancora tanti anni e ottenere altre vittorie importanti».