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  • Juventus su Sanchez, resta Mandzukic

    Juventus su Sanchez, resta Mandzukic

    • Stefania Accosa
    La scorsa estate sembrava che il futuro di Mario Mandzukic fosse lontano dalla Juventus, ora la situazione è nettamente cambiata. Nonostante alcune indiscrezioni lo vorrebbero nel mirino del Galatasaray, l’attaccante della nazionale croata sta bene a Torino e il club bianconero non è intenzionato a cederlo. In molti non comprendono il motivo per cui Mandzukic sia ritenuto un tassello incedibile della squadra di Allegri, questo a causa della poca costanza con cui va in rete. Il 29enne ha infatti segnato 7 gol in 31 presenze, una media non esaltante. Inoltre le voci di mercato che accostano alla Vecchia Signora giocatori del calibro di Sanchez e Isco potrebbero mettere in bilico la sua permanenza in bianconero. Eppure, ci sono diversi motivi che escludono la possibilità di un suo addio. 
    RINGIOVANITO – Nel calcio, a volte, la carta d’identità “mente”. Questo è il caso di Mario Mandzukic, classe 1986, che in campo mette sempre il massimo dell’impegno. A sottolinearlo recentemente è stato lo stesso tecnico Massimiliano Allegri: “Gli ho tolto dieci anni, e l’ho fatto tornare giovane. Ora che gioca sulla fascia è come se avesse di nuovo 20 anni”. Il nuovo ruolo assunto nel gioco di Allegri in realtà non è una novità. Infatti da ragazzino aveva iniziato proprio così, e lo veste talmente a pennello, che anche nella rispettiva nazionale viene schierato come alla Juve. "Il nuovo modulo – ha confermato il croato - è l'ideale per sfruttare la grande qualità che abbiamo in attacco. L'allenatore mi chiede di aiutare la squadra. Se è di aiuto alla squadra lo faccio con la massima disponibilità, cercando anche di essere di esempio per i miei compagni".

    FONDAMENTALE – Mandzukic ha sempre fatto del lavoro e sacrificio le sue doti, mettendo in primo piano il risultato di gruppo piuttosto che quello personale. Nei meccanismi di gioco fornisce un contributo fondamentale. Per accorgersene, basta non vederlo schierato in campo sulla fascia sinistra, che parrà di conseguenza estremamente indebolita. È per eccellenza l’uomo-squadra, che, oltre a motivare costantemente in campo i propri compagni, fa valere il motto “Uno per tutti e tutti per uno” anche sui social. Un esempio? "Da soli noi possiamo fare poco, mentre tutti insieme possiamo fare molto" o "Non chiederti quello che la squadra può fare per te, ma quello che tu puoi fare per la squadra". Sono alcune frasi che testimoniano la sua mentalità, che si rispecchia anche sul campo da gioco. Andrà poche volte in gol, ma il suo impegno è sempre encomiabile, in grado di risanare le “mancanze di peso” a centrocampo. Anche al 90° continua a correre lungo la fascia, dispensando assist, giocate di tacco, triangolazioni di prima, recuperi in aiuto della difesa, e facendo valere la propria fisicità sui malcapitati avversari. 

    IDOLO DEI TIFOSI – “Mr. No Good”, “Mandzu”, “Manzo”Marione”, i tanti nomignoli che gli hanno affibbiato i tifosi, dimostrano il legame profondo che è riuscito a instaurare con loro. L’affetto e simpatia di una tifoseria nei confronti di un giocatore, è spesso fondamentale anche in termini di calcio mercato. E i tifosi della Juventus, al momento, non accoglierebbero positivamente una possibile partenza di Mandzukic. Potrà apparire freddo, da qui l’ironica campagna lanciata dalla Juventus “#TenderMario per riuscire a “intenerirlo”, ma è anche appassionato, orgoglioso, e anima dello spogliatoio. È soprattutto l’idolo dello Juventus Stadium, in grado di incitare ed esaltare gli spalti anche nei momenti più statici di una partita. Basta un suo gesto, una sua corsa di 30 metri per scongiurare un’azione avversaria, o una semplice lotta per conquistare una rimessa laterale in pieno recupero, e si alzano gli applausi e i boati del pubblico bianconero. 

    NO GOOD - Per il suo apporto nel nuovo modulo, per il fatto di essere uno dei beniamini dei tifosi, e per l’età che non accinge a scalfirlo, sembra davvero improbabile un suo addio. Ci si potrebbe chiedere se l’eventuale arrivo di Sanchez dall’Arsenal andrà a incidere sul futuro del croato, ma la Juventus, come ha più volte precisato, cerca un’alternativa per ogni ruolo, così da essere maggiormente competitiva in tutti i reparti e competizioni. Ciò significa che anche con la venuta di un nuovo attaccante, Mr. No Good non rischierà comunque il posto. 
     

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