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  • Juventus: il top player è Antonio Conte

    Juventus: il top player è Antonio Conte

    • Giuseppe De Los Reyes

    Dopo la straripante vittoria ottenuta dalla Juventus contro il Celtic tutti i media hanno messo in risalto quelli che sono attualmente i pregi dell'armata bianconera. Alcune analisi si sono soffermate sui singoli ed in particolare su giocatori quali: Buffon, Barzagli, Bonucci, Caceres, Marchisio, Matri. Nel rileggere questi nomi si scorge che gli stessi, protagonisti ieri nel trionfo al Celtic Park, sono in rosa alla Juve da qualche anno. In particolare, eccetto Caceres (già bianconero ai tempi di Ferrara), tutti gli altri appartenevano alla scuderia di Gigi Delneri.

    Allora vien da chiedersi come è possibile che questi giocatori abbiano subito una trasformazione simile in meno di due anni? Ebbene, individuare l'artefice di questo cambiamento di rotta, nelle prestazioni dei singoli, è molto semplice anche se in tanti molto spesso omettono di metterlo in risalto. Antonio Conte, giunto sulla panchina della Juventus nel luglio del 2011 ha completamente ribaltato quello che era il pericoloso andazzo che il gruppo bianconero aveva intrapreso da ormai due stagioni.

    Il lavoro del tecnico salentino è stato capillare ed è andato portando sempre dei miglioramenti senza subire mai i condizionamenti provenienti dall'esterno. Giunto in una squadra senza spina dorsale e svuotata di motivazioni, Conte ha riacceso nello spogliatoio la voglia di vincere, ha spiegato ai suoi uomini cosa significa vestire la maglia bianconera ed ha trasmesso tutta la sua rabbia ai propri ragazzi.

    Tuttavia, ricondurre il lavoro di Antonio Conte ad un semplice aspetto motivazionale sarebbe offensivo oltre che riduttivo. L'ex tecnico di Siena e Bari ha dimostrato in questo periodo alla guida della Juventus di essere maestro di tattica e profondo conoscitore di calcio. La Juventus in Italia in questo anno e mezzo è sempre scesa in campo per vincere, cambiando moduli e uomini ma sempre con un atteggiamento spregiudicato e volto ad offendere. La fase difensiva è stata curata in modo maniacale ed i vari Bonucci, Buffon e Barzagli sono apparsi rivitalizzati dalla cura Conte.

    Ancora una volta ieri, nel suo esordio da allenatore europeo, il tecnico leccese ha stupito tutti e, dimostrando di aver studiato a tavolino gli avversari, gli ha sorpresi con un atteggiamento prudente finalizzato a stanare gli scozzesi dalla propria metà campo. Quello andato in scena ieri sera in Scozia dal punto di vista strategico è stao il delitto perfetto ed ancora una volta porta una firma ben precisa: Antonio Conte.

    Oggi che tutti esaltano la squadra bianconera è giusto dare i meriti della costruzione di questa macchina perfetta a chi veramente in meno di due anni ha restituito identità ad una squadra allo sbando. Molte società europee stanno dimostrando ammirazione per le capacità tecniche di mister Conte, ma a questo punto, è difficile ipotizzare che Andrea Agnelli che, in estate, ha difeso strenuamente il suo mister dalla giustizia sportiva, non faccia lo stesso davanti agli assalti dei club europei.

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