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  • Juventus, Krasic:| È l'icona del nuovo stadio

    Juventus, Krasic:| È l'icona del nuovo stadio

    • Andrea Bonino

    C'era anche Milos Krasic nel tardo pomeriggio di ieri per presenziare alla mostra 'Juventus: lo stadio che cambia il calcio'. Il serbo, giunto circa mezz'ora prima della presentazione, ha colto la palla al balzo per fare un giro nel centro nevralgico della città sfruttando il caldo quasi estivo nonostante l'ora tarda. Con lui c'erano anche la moglie e la figlia, ovviamente accomodata nel passeggino, essendo nata a settembre 2010. La sua presenza era giustificata dal fatto che il centrocampista esterno è l'icona della mostra fotografica. In uno dei 20 pannelli fronte/retro, difatti, campeggia la sua foto all'interno dello stadio quand'era ancora un ibrido. Macerie del vecchio Delle Alpi ovunque sparse sul suolo, ma operai già al lavoro per raccoglierle e fare spazio alla sua nuova identità. Lui, quasi al centro del campo, con un pallone in mano tutto sgualcito e consumato dal terreno e dai calci degli scarpini. Una foto d'altri tempi, 'old style', con il segno evidente del tempo che passa.

    Poi il centrocampista esterno ne ha approfittato al balzo per fare il punto della situazione dopo l'ennesimo pareggio in rimonta subito con il Chievo: 'Cos'è successo lunedì sera? - esordisce l'ex giocatore del Cska Mosca - Non ce lo  spieghiamo nemmeno noi. E' stata una partita inspiegabile anche per me: nessuno si aspettava una cosa simile, ma è la dimostrazione che il calcio è imprevedibile. Certamente siamo delusi, ma questo è il calcio'. Il serbo ha risposto anche ad una domanda in un italiano stentato ma pertinente, segno che sta imparando, lezione dopo lezione, la nostra lingua: 'Lo stadio più bello in cui ho giocato? La prima volta che sono entrato allo stadio Olimpico ho provato dei brividi incredibili'. Per il resto il serbo ha risposto nella sua lingua d'origine grazie all'aiuto dell'interprete. Del Neri contro il Parma dovrà fare a meno di lui e di Marchisio, squalificati. Krasic s'è beccato l'ennesima ammonizione per simulazione: 'E' successo di nuovo e non so perché. In realtà non ho molta voglia di parlare di quel cartellino giallo. Spero che quest'anno si chiuda un capitolo e l'anno prossimo se ne apra un altro partendo con il piede giusto'. 

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