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  • Juventus:| Krasic sembra Ibrahimovic

    Juventus:| Krasic sembra Ibrahimovic

    • A.B.

    Pazzi di Krasic. Il mondo juventino vibra per il suo campione. Domenica sera il brusio dell'Olimpico diventava frastuono ogni volta che il serbo toccava palla. Applausi, boati e uno striscione d'amore: crazy for Krasic. Il coro Milos-Milos-Krasic, simile a quello che veniva dedicato a Pavel-Pavel-Nedved, è entrato nella testa dei tifosi bianconeri. Alcuni di loro hanno continuato a intonarlo fino all'una di notte, passeggiando intorno all'Olimpico, sotto l'effetto di qualche birra, ma spinti soprattutto dall'euforia per la vittoria in extremis firmata dal serbo. Uno che non molla mai, proprio come la Furia ceca. Dopo l'abbraccio con un Del Neri sull'orlo del pianto di gioia, il biondo ha incassato i complimenti di tutto lo spogliatoio, ma anche patito qualche presa in giro per il modo con cui ha steso la Lazio. Un gol fortuito, involontario, gli hanno detto. Lui, in un italiano molto traballante, ha convinto i compagni di aver cercato proprio quel tiro sbilenco. La moviola, questa volta, gli ha dato ragione: Krasic colpisce il pallone d'esterno, per farlo girare verso la porta.

    E poco importa che la conclusione svirgolata sia stata poi corretta in rete dal tocco fantozziano di Muslera. La quinta magia in campionato avvicina Krasic a Ibrahimovic, che alla sua prima stagione alla Juve realizzò sette reti nelle prime sedici partite. Lo scarto è minimo, considerando che il serbo è un centrocampista mentre lo svedese è una macchina da gol. Ma il gol è la variazione su uno spartito fatto soprattutto di accelerazioni brucianti, sfondamenti dirompenti, uomini saltati come birilli e assist preziosi (già quattro in campionato). A parte l'illusione effimera di Diego, era dai tempi di Ibra che il popolo juventino non si esaltava così per un nuovo acquisto. Uno che è entrato subito nel cuore della gente, rifiutando i milioni del Manchester City per dire sì alla Signora e poi pagandosi di tasca sua un jet privato per non perdersi la grande festa in famiglia di Villar Perosa. A proposito, a Torino sono arrivate la moglie Mira e la figlioletta Mila, nata a settembre. Milos si sente sempre di più a casa sua. E si vede.

    (Leggo - Edizione Torino)

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