
Juventus, l’indizio di Giuntoli svela la strategia di mercato: l’identikit degli obiettivi estivi
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Un occhio è ben piantato al presente, agli ultimi 90 minuti da giocare contro il Venezia che saranno decisivi per la qualificazione in Champions League. Tagliare il traguardo renderebbe la stagione meno amara, sicuramente rappresenterebbe un bel sospiro di sollievo per le casse della Juventus e darebbe ampio respiro e maggiore margine di manovra proprio a Giuntoli e alla sua squadra.
"Vogliamo arrivare in Champions e poi con qualche innesto fare il salto", ha dichiarato Giuntoli, evidenziando come il progetto juventino punti su un rafforzamento mirato della rosa, più che su una rivoluzione completa. A rafforzare questa linea, le sue parole riportate da Sky Sport: "Il prossimo anno 2-3 acquisti mirati e il rientro di tanti infortunati ci permetterà di avere una squadra molto competitiva". Una visione condivisa anche dal tecnico Igor Tudor, che recentemente aveva sottolineato come, con l’organico al completo, la Juventus possa giocarsela con chiunque. L’idea di fondo è dunque quella di dare continuità, credendo nelle potenzialità già presenti e aggiungendo solo gli innesti necessari per compiere il salto di qualità.
Tuttavia, sebbene Giuntoli abbia parlato di "2-3 acquisti mirati", è evidente che le operazioni in entrata saranno più numerose. Oltre ai rinforzi di spessore, sarà necessario intervenire anche per sostituire quei giocatori che lasceranno Torino. La differenza, però, starà nella qualità delle operazioni: pochi nomi di grande livello, attorno ai quali costruire un progetto ambizioso.

La strategia prevede almeno un rinforzo per reparto. In attacco il sogno è Victor Osimhen, profilo di livello internazionale che rappresenterebbe un salto netto nella competitività offensiva. A centrocampo il nome più suggestivo – ma anche complesso – è quello di Sandro Tonali, mentre in difesa si lavora per un profilo esperto che possa garantire affidabilità e leadership. La Juventus, quindi, non cambierà tutto, ma cambierà con criterio.
Giuntoli e la dirigenza hanno chiara la rotta: tornare stabilmente tra le grandi d’Europa partendo da una qualificazione Champions, e costruire una squadra solida, equilibrata, capace di lottare ai massimi livelli, senza rinunciare alla sostenibilità del progetto.