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  • La Juve che verrà:| Mancini supera Spalletti

    La Juve che verrà:| Mancini supera Spalletti

    • A.B.

    Se la panchina juventina fosse quotata in Borsa, il titolo di Del Neri sarebbe sospeso per eccesso di ribasso. Per adesso di sospeso c'è solo il suo futuro: 'E' presto per emettere sentenze - prende tempo Marotta -, il discorso sarà affrontato al momento opportuno. La Juve sta operando per migliorare l'area tecnica in vista della prossima stagione'. Quasi un congedo anticipato per il tecnico con i baffetti, al quale si riconosce comunque il merito 'di aver assemblato tanti nuovi giocatori'. Del Neri resta sulla graticola, mentre la Juve si guarda intorno: la concorrenza degli altri club aumenta e i grandi allenatori liberi o liberabili si contano sulle dita di una mano.

    Intanto, salgono vertiginosamente le quotazioni di Mancini. Ieri a Milano, a margine dello Scouting forum 2011, Marotta si è intrattenuto a lungo con De Giorgis, l'agente del tecnico jesino. 'Abbiamo parlato di tutto: giocatori, allenatori e altro', taglia corto il dg bianconero, sfoderando un sorriso sornione. In cima alla lista dei desideri juventini, il Mancio ha scalzato Spalletti e Mazzarri, blindatissimi dallo Zenit San Pietroburgo e dal Napoli: 'Screzi tra me e Mazzarri? Smentisco tutto - sottolinea Marotta - possiamo avere vedute calcistiche diverse, ma abbiamo un ottimo rapporto. Lui, però, sta facendo benissimo e De Laurentiis lo ha confermato per i prossimi due anni'. Di Mancini piace l'esperienza ad alto livello, oltre al suo antico tifo bianconero che può aiutare a dimenticare l'ancora fresco passato nerazzurro.

    Ma la candidatura è instabile, proprio come la panchina di Del Neri. Se conquisterà la coppa d'Inghilterra nella finale di Wembley contro il miracoloso Stoke, infatti, l'italiano d’Inghilterra sarà confermato alla guida del City dallo sceicco Mansour, pronto a investire decine di milioni per un nuovo mercato pirotecnico. In poche parole: se il Mancio vince, perde la Juve e rimanda il suo ritorno alla madrepatria. Un altro significativo ostacolo è l'ingaggio dorato del tecnico che a Manchester incassa più di tre milioni e mezzo a stagione. Troppi per la Juve, pronta a fare grandi sacrifici per due o tre top player, molto meno per un super coach. Anche se per Mancini e Spalletti in corso Ferraris sembrano pronti a fare un'eccezione.

    (Leggo - Edizione Torino)

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