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  • Juve-Udinese 4-1, le pagelle di CM: Bentancur un leader, è rinato Spinazzola

    Juve-Udinese 4-1, le pagelle di CM: Bentancur un leader, è rinato Spinazzola

    • Cristiano Corbo, inviato a Torino
    L'Atletico Madrid poteva attendere. Per non correre rischi, Max Allegri propone una Juve completamente diversa da quella che si è vista fin qui e che si rivedrà martedì allo Stadium. Intanto la scena è tutta per Moise Kean, devastante al debutto da titolare in questo campionato. Bene anche chi doveva mettersi in mostra: da Caceres a Spinazzola, da Bentancur a Bernardeschi.

    Juventus-Udinese 4-1
    JUVENTUS
     
    SZCZESNY 6: in avvio si arrabbia con Rugani per un appoggio troppo spensierato, si nota solo in quell'occasione, sul gol sono più i meriti di Lasagna
    CACERES 6: centrale nella difesa a tre, senza Alex Sandro e De Sciglio lancia la sua candidatura per l'Atletico, ma non come terzino secondo l'Allegri pensiero nel dopo-gara
    BARZAGLI 6: si rivede dopo mesi si presenta con una progressione che lascia sul posto anche Pussetto. Come se non si fosse mai fermato. Poi si fa male quando sul cronometro è appena scattato il 20' e allora ti accorgi che il tempo passa inesorabile (25' p.t. BONUCCI 6: non doveva giocare, si gestisce tornando al ruolo antico).
    RUGANI 6: primi minuti senza la giusta misura nei piedi, poi sale di tono
    SPINAZZOLA 7: dirottato a destra, spinge con insistenza e qualità
    EMRE CAN 6.5: in questo sistema riesce a inserirsi con continuità, sta crescendo di condizione, il vero Emre Can in ogni caso è atteso per la prossima stagione. E dal dischetto trasforma con grande sicurezza
    BENTANCUR 7: Juve sperimentale, Bentancur gioca da leader nella doppia fase
    MATUIDI 6.5: lui come al solito non si riposa mai, segna pure (27' s.t. DYBALA 6: uno scampolo di partita per trovare ritmo)
    ALEX SANDRO 7: la squalifica di Champions lo proietta titolare in questa occasione, senza pressioni e con le spalle coperte dalla difesa a tre disputa una delle migliori prestazioni stagionali
    BERNARDESCHI 6.5: è lui a doversi caricare la squadra, gioca tra le linee, svaria su tutto il fronte d'attacco, gli manca solo il guizzo vincente.
    KEAN 8: segna al primo pallone toccato dopo undici minuti, il gol gli scorre nelle vene. Per tutto il resto sta studiando dai migliori. E a partita chiusa si toglie pure il lusso di divertirsi con giocate spettacolari fini a se stesse... (35' s.t. NICOLUSSI CAVIGLIA sv)

    All. ALLEGRI 6.5: questa volta rischia poco o nulla, la formazione anti-Atletico è ben nascosta o coperta in panchina. Chi scende in campo in ogni caso rende facile facile anche questa partita, la marcia da record continua. 

    UDINESE
    MUSSO 5: sul primo gol di Kean non può nulla, sul secondo non sembra reattivo nonostante l'attenuante della deviazione, poi finisce in balia della Juve pure lui
    DE MAIO 5: è dalla sua parte che la Juve affonda con più facilità
    EKONG 5.5: con e senza palla, Kean gli fa venire mal di testa
    NUYTINCK 6: si fa male quando l'Udinese è già in svantaggio, dietro sembrava tenere più degli altri (25' p.t. OPOKU 4: in netta difficoltà, impietoso il confronto con Kean)
    TER AVEST 5: non tiene mai Alex Sandro (17' s.t. SANDRO 6: entra che la partita è già finita)​
    LARSEN 6: schierato mezzala, corre tanto ma spesso a vuoto
    WILMOT 4.5: Nicola lo reinventa regista, lui però sbaglia tanto, troppo (1' s.t. LASAGNA 6.5: anche con lui in campo la storia non cambia, ha il merito di trovare un gran gol buono per le sue statistiche)
    FOFANA 5: ci mette fisico ed esperienza, serata no per tutti, la sua è evidenziata dal passaggio con cui permette a Kean di volare via per il 2-0
    ZEEGELAAR 5.5: perde il testa a testa con Spinazzola
    DE PAUL 5.5: numero dieci e fascia di capitano al braccio, questa è la sua Udinese ma non è la sua serata
    PUSSETTO 5.5: solo, solissimo, non impensierisce mai la retroguardia juventina

    All. NICOLA 5: contro una Juve sperimentale poteva, doveva, proporre un'Udinese più coraggiosa. Ma anche tra i friulani non mancano di certo gli esperimenti. La salvezza in ogni caso non passa dallo Stadium

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