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  • Kjaer: 'Vorrei chiudere la carriera al Milan. Scudetto, ci crediamo. Rangnick? Incrociavo le dita per Pioli'

    Kjaer: 'Vorrei chiudere la carriera al Milan. Scudetto, ci crediamo. Rangnick? Incrociavo le dita per Pioli'

    "Vorrei chiudere la carriera al Milan". Parola di Simon Kjaer. Il difensore, ora fermo ai box per un problema muscolare, ha parlato alla tv danese TV2, affrontando vari temi.

    MOMENTO PERSONALE - "Non sono mai stato così bene, questo 2020 per me è stato un anno positivo. Sono orgoglioso delle mie prestazioni".

    ATALANTA - "Non ho visto quel periodo così disastroso come pensano molti, è stata una decisione dell'allenatore. Non si può dire che le mie prestazioni siano state brutte: ho giocato sei partite, ne ho viste quattro e pareggiate due. Quello che è successo a Bergamo era solo un problema tattico. Gasperini è stato onesto a dirmi che si doveva trovare una soluzione. Arrivò il Milan, ho sempre detto a Mikkel (il suo agente, ndr) che ho sempre sognato di giocare nel Milan: l'occasione arrivò proprio nel momento meno aspettato, ora sono nel posto in cui vorrei essere".

    PIOLI - "Il primo giorno mi chiese come vedevo il modo di difendere e di come, insieme, avremmo potuto costruire una squadra. Mi chiese cosa avrebbe dovuto fare per mettermi nelle migliori condizioni possibili e mettermi a mio agio. Mi ha dato fiducia e lo fa tutt'ora. E' un fantastico e bravo allenatore, in campo e fuori. Ma la differenza è a livello personale: Pioli si interessa prima di come sto a livello personale e poi come giocatore".

    RANGNICK - "Io osservavo e ovviamente incrociavo le dita per la permanenza di Pioli. Era una situazione in cui non si poteva fare molto, potevo solo andare in campo, vincere le partite e mostrare il carattere mio e della squadra. Per il resto potevo solo incrociare le dita e fortunatamente è andato tutto bene".

    MILAN - "Di tanto in tanto devi ricordare a te stesso che è il Milan. Posso sedermi ed essere un po' orgoglioso una volta ogni tanto, ma quando sono in campo è un posto di lavoro, come tutti gli altri posti".

    RINNOVO - "Spero di avere ancora molti anni, non ho intenzione di rilassarmi. Sono nel posto in cui mi piacerebbe essere per il resto della carriera. E' un obiettivo e un'ambizione per me vedere per quanto tempo posso restare qui, non ho ancora intenzione di appendere gli scarpini al chiodo. Sono sicuro che se giocherò in questo modo fino alla fine del contratto, il Milan lo rinnoverà ancora".

    SCUDETTO - "Siamo lì e ci crediamo. Dobbiamo lavorare per questo. Non dico che non si può fare, perché si può. Ma non dirò neanche che stiamo vincendo, perché la strada è ancora lunga fino a maggio. Ma sono ottimista. Lo scudetto sarebbe la cosa più grande della mia carriera, se non sarà il campionato... sarà l'Europeo!".

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