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  • Kondogbia torna a Milano: 'All'Inter sono cresciuto come calciatore. Il retroscena su Spalletti e sul razzismo...'
Kondogbia torna a Milano: 'All'Inter sono cresciuto come calciatore. Il retroscena su Spalletti e sul razzismo...'

Kondogbia torna a Milano: 'All'Inter sono cresciuto come calciatore. Il retroscena su Spalletti e sul razzismo...'

Geoffrey Kondogbia torna a Milano, da avversario dell'Atalanta nell'andata degli ottavi di finale di Champions League. Il centrocampista del Valencia ritorna a San Siro, stadio nel quale non è mai riuscito ad imporsi. Queste le sue parole a La Gazzetta dello Sport sul passato in nerazzurro: "Conservo qualche amico, come Brozovic, Handanovic o Ranocchia, il piacere di aver giocato in un grande club e tanta esperienza: all’Inter sono cresciuto come calciatore e come uomo. Il secondo è stato difficile, tanti cambi in panchina con De Boer, Vecchi e Pioli, un ambiente complicato, ma l’esperienza mi è servita".

Sullo strano addio di Spalletti: "Mi mandò una foto con dedica. Diceva più o meno ‘In bocca al lupo, ma te ne pentirai. Il suo era un gesto di affetto fatto in modo scherzoso. Io mi trovavo benissimo con Spalletti e l’allenatore voleva che restassi, però io avevo già preso la mia decisione. Mi piaceva il progetto del Valencia, venivano da due anni complicati, credevo che le cose potessero cambiare e finora grazie a Dio è andata bene: abbiamo vinto un titolo dopo 11 anni e in Liga siamo arrivati due volte quarti".

Sul razzismo: "In Spagna non ho sofferto nulla, in Italia sì, diversi episodi. È il momento di farla finita con i lamenti. Si continua a ripetere che dobbiamo far qualcosa, ma non si fa nulla. Ed è una questione di rispetto per sé stessi, le vittime del razzismo devono rispettarsi. Se sei in uno stadio dove la gente non ti vuole, te ne vai e discorso chiuso. Non giochi e a posto così, che quelli che non ti vogliono vedere giochino tra loro".

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