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  • Kragl a ruota libera: 'Zenga un vero stronzo, gli mancavano le palle'. Sul gol fatto a Donnarumma e Pippo Inzaghi...

    Kragl a ruota libera: 'Zenga un vero stronzo, gli mancavano le palle'. Sul gol fatto a Donnarumma e Pippo Inzaghi...

    Oliver Kragl, esterno d’attacco del Benevento, si confessa a Goal.com e Spox. Il tedesco ripercorre la sua esperienza al Crotone, con Walter Zenga come allenatore: "Nicola fu sostituito da Walter Zenga, il portiere icona dell'Inter. Lui era un vero stronzo. Mi prometteva di farmi giocare ma non ha mai mantenuto la promessa. Zenga mi stava prendendo in giro. Forse gli mancavano le palle per contraddire i capi del club. So cosa sono in grado di fare e in quella squadra avrei dovuto giocare. Se il Crotone avesse avuto Ribery avrei capito, non avrei chiesto niente. Ma ovviamente non era così".

    Kragl racconta così l’addio al club calabrese: "Prima delle vacanze di Natale avevo giocato qualche minuto contro il Milan, ero felice. Due giorni dopo il mio procuratore mi ha chiamato mentre ero a Dubai dicendomi che il Crotone voleva cedermi. Dissi: ‘Va bene, vaffanculo, me ne vado subito!’”.

    Del periodo al Frosinone, il classe 1990 di Wolfsburg ricorda con piacere il gol al Milan: ”E’ stata pura follia, in porta c'era Donnarumma. Ho perso anche una lente a contatto mentre festeggiavo con le lacrime agli occhi. Io giocavo col Milan alla Playstation insieme al mio migliore amico Andrea da bambino e poi faccio una cosa del genere a San Siro...".

    Infine, la stagione attuale al Benevento, con Pippo Inzaghi in panchina: "Lui ha vinto la Champions League come giocatore ed è diventato campione del mondo. Potrebbe non essere stato il più grande calciatore da un punto di vista tecnico, ma come attaccante ha sempre saputo dove stare. Ci spiega le sue esperienze nel miglior modo possibile e trasmette il giusto atteggiamento. Quando mi ha chiamato ero un po 'perplesso, ma ero felice che si fosse messo in contatto personalmente. Questo non è scontato nel mondo del calcio. Sapevo che il suo interesse era reale perché mi voleva quando era ancora l'allenatore del Bologna, ma allora il Foggia chiese tre milioni di euro e non se ne fece nulla".

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