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  • Kulusevski: 'Juve un sogno, l'ho scelta anche per il gioco di Sarri'. E gli dà indicazioni sul ruolo

    Kulusevski: 'Juve un sogno, l'ho scelta anche per il gioco di Sarri'. E gli dà indicazioni sul ruolo

    Dejan Kulusevski, centrocampista del Parma in prestito dalla Juventus, è intervenuto a Sky Sport: "A Parma c'è un gruppo con cui si può lavorare bene, mi aiutano in tutto. E poi c'è un mister che dal primo giorno mi ha fatto capire che se lavoro duro c'è spazio. Quest'anno ha provato a farmi giocare esterno, una novità per me: ho chiesto tanto, D'Aversa mi ha spiegato tutto e ho capito. Abbiamo fatto bene con il tridente perché la squadra ci aiuta tantissimo".

    NUMERO 44 - "Ero a vedere il Manchester United giocare, ha debuttato Adnan Januzaj con una grande personalità e aveva quel numero. Allora ho detto a mio padre: "Se esordisco voglio fare come lui". Poi mi sono innamorato del numero, ho letto un po' di cose e ora è una parte di me".

    PATENTE - "Dovevo fare l'esame, ma due giorni prima hanno chiuso tutto... Ora sono pronto".

    PARAGONE CON DE BRUYNE - "Lui è uno dei top 5 al mondo. Lo guardo tantissimo, è fenomenale e voglio diventare come e più forte di lui. Guardo tanto calcio, imparo tantissimo e soprattutto da lui: lavoro per diventare forte come lui. IN futuro penso che farò la mezzala, l'ho fatta tutta la mia vita. Trequartista? Dipende dalla squadra e da come gioca. Per come giochiamo noi a Parma, il mister ha trovato la posizione perfetta per me. Quando giocavo nella Primavera dell'Atalanta giocavo da dietro per iniziare il gioco. Il mio ruolo perfetto però è dietro le punte".

    JUVE SI', INTER NO - "Perché la Juve di Sarri e non l'Inter di Conte? La posizione in campo è uno dei motivi per cui ho scelto i bianconeri. Penso che alla Juve posso fare bene e imparare tanto, ho studiato molto il gioco di Sarri. Il mio giocatore preferito è Eden Hazard, guardavo tutte le partite. Penso che posso fare molto bene con la formazione con cui giocano i bianconeri".

    RONALDO E DYBALA - "Li ho incontrati e salutati tutti, è una delle migliori giornate di sempre. Abbiamo parlato tanto. So che mancano ancora 13 partite qua e devo fare veramente bene, poi quando ci sarà da giocare per la Juve sarà come un sogno, perché ho sempre sognato di giocare con calciatori come Ronaldo e una squadra come la Juve, dall'altro lato andrò là per dimostrare che so giocare e per vincere".

    GOMMA - "Ho giocato quasi tutte le partite con la gomma perché mi sentivo più tranquillo. Poi se sbagliavo un passaggio la toglievo. Però non vedrete la gomma per un po' di tempo, il mio fisioterapista mi ha detto che non fa bene e non potrò più tenerla in partita. Proverò a giocare senza".

    PRONTO PER LA JUVE - "Per come vivo io, voglio essere contento e migliorare giorno per giorno. Certo che sapendo che andrò alla Juve dopo la stagione vado più forte che mai. Mi sono allenato davvero tanto in questo periodo perché sento che è ora, mi sento pronto per giocare e lavorare".

    STOP PER IL VIRUS - "Ho avuto due infortuni, non riuscivo ad allenarmi, non era un bel periodo per me perché non riuscivo a fare andare via con questi due fastidi. Quando ci siamo fermati ho avuto tempo per curarmi. E' brutto da dirlo, ma forse questo tempo mi è servito per migliorare ancora".

    IBRAHIMOVIC - "Ibra ha cambiato tutta la Svezia. E' un idolo per me e ha aperto stanze per giocatori svedesi come nessun altro. Io ho origini macedoni, lui ha aperto strade per giocatori come me, con altre culture. Non ho mai parlato con lui, ma un sogno sarebbe giocare contro di lui, parlarci dopo partita e scambiare la maglia con lui. Ibra crede in se stesso, ma non lo dice a caso: crede veramente e quando inizia a credere tutti gli altri credono in lui, perché quello che dice lo farà. Se mi sento simile a lui? Sì, quando parliamo di calcio è molto importante credere in se stessi. In campo sei da solo, non può aiutarti nessuno. Quando ci sono 80-90mila che ti guardano è molto importante".

    RAPPORTO CON I COMPAGNI - "Ho giocato a basket due ore fa. Sono con i miei amici tutti i giorni. Rido e scherzo in ogni allenamento perché non si può essere sempre seri, il calcio è divertimento. Non ho un compagno preferito, sono il migliore amico di tutti".

    BRUNO ALVES - "(Dopo un video-messaggio del difensore portoghese). Che dire, che uomo! E' top in tutto, come si allena, come persona, come giocatore, come aiuta tutti i giovani. Io gliel'ho detto, sono fortunato ad averlo in squadra".

    PALLONE D'ORO - "Prima non parlavo di Pallone d'Oro, dicevo solo che volevo migliorare ed essere contento. Ma in questi mesi sono cambiato, voglio diventare uno dei più forti e fare tutto il lavoro necessario".

    VISIONE - "Io quando gioco la cosa divertente è ce non penso a fare gol o assist, quando ho la palla penso che dobbiamo fare gol e attaccare, quindi cerco tutti i modi. Devo lavorare però, calciare di più e fare più gol. Ne ho fatti cinque, fantastico alla prima stagione, ma posso farne di più".

    TACCO CONTRO LE GIOVANILI DELLA JUVE - "Ricordo quella partita, bellissima, erano molto molto forti. A quell'età non pensavo neanche di arrivare in una squadra come la Juve, non ci credo ancora alcune volte. Mia madre mi dice se so cosa ho fatto, io dico di no è come un altro mondo. Però sono contento e fiero di me, è un sogno giocare per la Juve".

    PASSIONE NBA E LAKERS - "I Lakers sono una cosa più grossa del basket. Tutti conoscono la loro storia e i loro giocatori come Kobe Bryant e Magic Johnson. Ora c'è LeBron James, voglio andare a vederli: appena si potrà, gli Stati Uniti saranno il primo viaggio che vorrò fare".

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