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  • L'agente di Kiyine dopo l'incidente: 'Vivo perché c'era una vetrata e non un muro. E se fosse successo poco prima...'

    L'agente di Kiyine dopo l'incidente: 'Vivo perché c'era una vetrata e non un muro. E se fosse successo poco prima...'

    Luciano Malagnini, agente di Sofian Kiyine, calciatore belga del Leuven vittima di un bruttissimo incidente nelle scorse ore, ha parlato a LaLazioSiamoNoi soffermandosi sulle condizioni dell'ex Lazio: 

    "Lui abita con la sua famiglia a Liegi e stava rientrando dall'allenamento a Lueven. E' stato poco attento e non ha visto la rotonda, prendendo il volo e sfondando la vetrata di una palazzina dello sport. Ringraziando il signore sta bene, ha qualche vertebra inclinata, ma non ha niente che gli impedisca di tornare a giocare, non è in pericolo di vita. Non ha mai perso i sensi, è stato portato subito in ospedale dove l'hanno sedato perché era molto agitato, poi è stato sottoposto ad alcune TAC ed è illeso. Ora è tenuto sotto controllo e resterà lì per qualche giorno per ulteriori accertamenti, penso che entro una decina di giorni potrà tornare a praticare l'attività sportiva. L'incidente è stato intorno alle 19.00, poco tempo prima dentro alla palazzina stavano giocando una partita 'indoor' dei bambini, per fortuna non c'erano più quando è avvenuto l'incidente e si è evitata quella che poteva essere un strage. Ho parlato con lui un'oretta fa, per fortuna è stato solo un grande spavento. Quando ho visto il video dell'incidente ho pensato che fosse in pericolo di vita, ma è stato miracolato, un angelo lo ha salvato. Non oso immaginare che cosa sarebbe successo se al posto della vetrata ci fosse stato un muro".

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