L'altro Hazard: nel 'Gladbach brilla Thorgan. Conte può ricomprarlo
DUE ANNI IN BELGIO - Eden si mette in mostra con il Chelsea, vince un’Europa League alla prima stagione con il club di Londra e attira l’interesse dei più grandi club europei, Paris Saint-Germain su tutti. Thorgan, invece, inizia in quella stagione a girovagare per giocare con continuità. In due stagioni allo Zulte Waregem, nel suo Belgio, colleziona 21 gol e 30 assist in 90 partite. Numeri importanti per un ragazzo della sua età, ma non abbastanza per valere la riconferma al Chelsea. Quando i Blues nel 2015 vincono la Premier League sotto la guida di José Mourinho, Thorgan fatica ad imporsi in Germania, col Borussia Mönchengladbach. In 41 gare tra campionato e coppe solo 5 gol e 10 assist che, però, convincono il club tedesco, consapevole delle qualità del ragazzo: per 8 milioni il giovane Hazard nell’estate successiva viene riscattato a titolo definitivo dai Fohlen.
L’ESPLOSIONE - Giovane, caricato di grandi aspettative per lo più legate al suo cognome, Hazard jr. non brilla nell’annata 2015-2016: 6 gol e 6 assist in 36 presenze stagionali. Fino all’anno scorso giocava come esterno a destra o a sinistra, in questo inizio di stagione, però, André Schubert l’ha collocato in centro, nel ruolo di trequartista. Thorgan svaria e trova con grande facilità la porta: questa diventa la sua posizione, alle spalle della prima punta, Raffael, con libertà di spostarsi sulle fasce per trovare spazio. Sette partite, sei gol e tre assist, tra Champions, Coppa di Germania e Bundesliga. I numeri sono dalla sua parte, il baby-Hazard è pronto a fare il grande salto per diventare un vero giocatore. Senza paragoni con Eden, che in questo inizio di stagione sta facendo bene sotto la guida di Antonio Conte. Fare bene al Gladbach per provare a tornare un giorno in Inghilterra, per giocarsi un posto nel Chelsea. I Blues, infatti, hanno un diritto di ricompra per il giocatore. Conte osserva, quel giocatore scartato da Mourinho è ormai il passato: l’attuale Thorgan vuole continuare a stupire per conquistare un posto in squadra col fratello, per la prima volta in carriera.
