Calciomercato.com

  • L'analisi di Katia Serra: è Tevez il cardine di questa Juve schiacciasassi

    L'analisi di Katia Serra: è Tevez il cardine di questa Juve schiacciasassi

    La pazienza di saper aspettare, la forza mentale di una squadra sicura dei propri mezzi, capace di reggere la foga iniziale dell'Atalanta e poi colpire.
    La squadra di Colantuono è partita aggressiva, con un baricentro alto, determinata a mettere in difficoltà gli avversari sulle fasce dove Zappacosta e Estigarribia a destra, Drame' e Gomez a sinistra, hanno spinto molto costringendo gli esterni juventini a rimanere bassi.  
    La mossa di mettere Boakye in costante pressione su Marchisio e Denis su Bonucci ha creato difficoltà ai bianconeri in fase di costruzione, dove nella prima parte non riusciva a trovare profondità, anche centralmente per la serata sotto tono di Llorente lento, prevedibile è spesso anticipato che non permetteva alla squadra di salire. Così è stato Chiellini ad accompagnare con più frequenza la fase offensiva della squadra, per sostenere  gli isolati attaccanti. 
    Poi la svolta. La Juve ha cominciato a trovare profondità esternamente, a sinistra e soprattutto a destra con Lichsteiner che ha trovato lo spazio per mettere al centro per Tevez, abile ad arrivare a rimorchio sul l'assist dello svizzero e sbloccare il match.
    È l'attaccante argentino il giocatore cardine, l'uomo che realizza e fornisce assist a getto continuo, che detta i tempi di gioco, che corre di continuo ed è sempre più determinante partita dopo partita. Insieme a Buffon, decisivo nel parare il rigore del possibile pareggio che ha tolto fiducia alla prestazione dei nerazzurri, colpiti nel morale dal possibile pareggio al gol dello 0-2.
    La felice serata juventina ha lasciato in dotazione anche il primo gol italiano di Morata, molto abile nello smarcarsi e realizzare di testa. Un'alternativa in più nel pacchetto avanzato con un giocatore mobile, tecnico,bravo nelle letture e pronto a garantire profondità. Una squadra che con i cambi continua a mantenere in alterato gli schemi, giocando a memoria, che ha la capacità di abbassare i ritmi della partita, che con maturità gestisce le energie.
    Una novità sono stati i movimenti difensivi del primo tempo, dove era Evra a compattare a 4 la linea di difesa prendendo Estigarribia, così dalla parte opposta scivolava largo a destra Ogbonna, lasciando più alto Lichsteiner. Una duttilità, quella di difendere in modi diversi all'interno della stessa partita, che consente di acquisire un bagaglio tattico utile anche in prospettiva Champions.
    E l'Atalanta? Buona la sua prestazione, con una gara disciplinata tatticamente, dove il troppo sacrificio in non possesso di palla richiesto agli attaccanti non li ha resi pericolosi in fase conclusiva. Una squadra che si è difesa bene soprattutto centralmente, con il centrocampo che ben filtrato nella prima parte di gara e con Benalouane sugli scudi. Un giocatore migliorato tantissimo rispetto ai tempi di Cesena.

    Katia Serra

    Altre Notizie