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  • Basta critiche a Messi: l'Argentina non è degna del suo genio, che forse pensa a lasciare per qualche tempo la Seleccion
Basta critiche a Messi: l'Argentina non è degna del suo genio, che forse pensa a lasciare per qualche tempo la Seleccion

Basta critiche a Messi: l'Argentina non è degna del suo genio, che forse pensa a lasciare per qualche tempo la Seleccion

Messi criticato come un Demichelis qualunque: lesa maestà, bestemmia calcistica o una reazione dovuta al caldo torrido di questi giorni? Niente di tutto ciò, ma in Argentina l'ennesimo fallimento della Selecciòn nella Coppa America in Cile ha scatenato i dibattiti più feroci sul rendimento sottotono di molte delle stelle a disposizione del Tata Martino. E a finire sul banco degli imputati è soprattutto il capitano, l'asso incontrastato, il giocatore più forte del mondo: in due parole, Leo Messi. Col solito paragone con Diego Armando Maradona tornato nuovamente di attualità e con le voci clamorose circa un possibile ritiro temporaneo del fuoriclasse del Barcellona dagli impegni con la sua nazionale.

CAPITANO INDEGNO - Solo un gol per la Pulce nell'arco del torneo e per giunta su calcio di rigore, ma anche tante giocate a spaccare in due le difese avversarie e assist a profusione, come è accaduto per esempio nella goleada in semifinale contro il Paraguay. Eppure non è bastato perchè nella finale contro Vidal e compagni lui, come molti altri suoi illustri compagni, si è improvvisamente eclissato, esattamente come era avvenuto un anno fa, nella finale Mondiale del Maracanà contro la Germania. Un'altra finale persa dall'Argentina, che non vince un titolo ormai dal lontano 1993 (anno dell'ultimo trionfo in Coppa America), un'altra prova anonima dall'uomo più atteso e il quotidiano Olè, uno dei più popolari nella patria di Messi, ci è andato giù durissimo. "Il miglior giocatore del Mondo non è in grado di rappresentarci nei momenti importanti. La sua maniera di giocare la finale è stata indegna. Ci sono volte in cui si può giocare bene, altre meno; ma non si può deambulare per il campo assenti mentre i compagni lottano per il risultato. Essere il migliore non dà solo diritti. Dà anche degli obblighi, e Messi, l'altra sera ha dimostrato di non essere degno di portare la fascia di capitano dell'Argentina".  Sempre Olè, poi, riferisce della presunta intenzione di Messi lasciare temporaneamente la Seleccion, almeno per le amichevoli previste a settembre, prima dell'inizio delle qualificazoni ai Mondiali di Russia 2018. 

COLPE DA SUDDIVIDERE - Una presa di posizione forte, fortissima, difficile però da accettare in toto. Tra il Messi in evidente difficoltà fisica di un anno fa e quello non incisivo nell'atto conclusivo di Coppa America c'è in mezzo una stagione in cui "il Diez" è tornato su livelli di rendimento da marziano con la maglia del Barcellona. 57 partite stagionali, 58 gol e 31 assist nell'anno del secondo Triplete nella storia del club blaugrana e un ruolo mai marginale nelle gare più importanti, quelle decisive per la conquista di un titolo. E allora perchè con l'Argentina è diverso? Il problema di leadership di cui viene accusato Messi non riguarda forse anche i vari Higuain, Pastore, Di Maria e gli altri rappresentanti di una generazione di fenomeni incapace di reggere la pressione dei momenti decisivi? Nel Barcellona, Leo sa essere l'ingranaggio più prezioso di un meccanismo che funziona alla perfezione grazie anche alla presenza di tanti fuoriclasse al suo fianco, mentre in nazionale questa sinergia e questa organizzazione di gioca viene a mancare. Questioni che chiamano direttamente in causa l'allenatore, quel Martino incapace di sfruttare l'asso di Rosario anche alla guida del Barcellona. Ancora sicuri che la colpa sia solo di Messi?

Andrea Distaso
@AndreaDista83

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