L'Atletico Madrid vuole comprare il Lens
L’edizione odierna dell’Equipe ha reso nota un’indiscrezione che da settimane circolava nell’ambiente: l’Atletico Madrid è interessato a comprare il Lens, club francese con un passato glorioso ma attualmente in Ligue 2, dove si dibatte in una difficile condizione economico-finanziaria. Ciò che lo rende appetibile e facilmente contendibile. L’articolo pubblicato dal quotidiano sportivo francese si basa sulle dichiarazioni di un dirigente colchonero, di cui viene mantenuto l’anonimato. Questi ha rivelato che le trattative sono in corso da tempo e che, seppur complicate, potrebbero andare a buon fine. Viene riferito pure che a condurre i negoziati per il club spagnolo è il direttore generale Miguel Angel Gil Marin. Che sta cercando di far leva sulla necessità di vendere da cui è assillato Hafiz Mammadov, businessman azero con la passione per il controllo di club calcistici.
Oltreché del club “sang et or”, Mammadov è proprietario in patria del FC Baku. Inoltre, nel 2014 aveva provato a acquistare lo Sheffield Wednesday. Secondo la pagina che Wikipedia gli dedica, Mammadov possiede anche delle quote di Atletico Madrid e Porto. E l’intreccio fra Mammadov, il Lens e il club colchonero risulta curioso, tanto più se si aggiunge il già citato nome dello Sheffield Wednesday. Cosa hanno in comune i tre club? Lo sponsor. Tutte e tre le squadre hanno, o hanno avuto, come main sponsor il Ministero del Turismo azero, che ha fatto imprimere sulle maglie lo slogan “Azerbaijan Land of Fire” (leggi QUI).
Mammadov, presidente del Baghlan Group (consorzio che lavora nel ramo Oil & Gas), si è dunque potuto giovare di un sostanzioso aiuto proveniente dalle casse dello stato grazie allo sponsor. Ma adesso, come riferisce l’articolo dell’Equipe, le condizioni del suo patrimonio sono messe a repentaglio dal pessimo stato di salute della Bank of Azerbaijan, l’istituto bancario di proprietà del clan Mammadov a cui la banca centrale azera ha appena ritirato la licenza (clicca QUI). In queste condizioni, il Lens è uno sfizio che il magnate azero non può più permettersi. L’Atletico Madrid non è il solo soggetto a avere manifestato interesse per il club francese. Nei mesi scorsi ha avanzato con insistenza la propria candidatura l’immobiliarista belga Gregory Maquet, presidente e direttore generale del gruppo 21 Century Benelux. Per ragioni imprenditoriali, Maquet vuol comprare un club calcistico in Francia. Ha provato invano col Valenciennes, e poi ha puntato decisamente sul Lens (leggi QUI). Ma adesso anche questo tentativo sembra andato a vuoto. È nettamente più forte la coalizione d’attori e interessi economici che stanno dietro l’Atletico: dal già citato governo azero ai cinesi del Dalian Wanda Group, azionisti al 20% del club colchonero nonché proprietari di Infront.
Inoltre, e si tratta di un argomento non secondario, c’è da tenere conto del ruolo che in questa vicenda terranno gli attori dell’economia parallela del calcio globale. Che l’Atletico Madrid sia campione mondiale di TPO è verità consolidata. Il club del presidente Cerezo intrattiene ottimi rapporti con gran parte degli attori che fanno affari trattando diritti economici dei calciatori: Jorge Mendes, Pini Zahavi, Doyen. Per un club che suole condurre di queste pratiche, poter contare su una società satellite che ha sede in un altro paese può essere cosa molto comoda. Anche perché, volendo analizzare il senso dell’eventuale affare, non si vede proprio quale altro scopo possa esserci dietro l’operazione. Che se andrà in porto si risolverà nell’ennesimo aggiramento della Circolare Fifa numero 1464.
@pippoevai
Oltreché del club “sang et or”, Mammadov è proprietario in patria del FC Baku. Inoltre, nel 2014 aveva provato a acquistare lo Sheffield Wednesday. Secondo la pagina che Wikipedia gli dedica, Mammadov possiede anche delle quote di Atletico Madrid e Porto. E l’intreccio fra Mammadov, il Lens e il club colchonero risulta curioso, tanto più se si aggiunge il già citato nome dello Sheffield Wednesday. Cosa hanno in comune i tre club? Lo sponsor. Tutte e tre le squadre hanno, o hanno avuto, come main sponsor il Ministero del Turismo azero, che ha fatto imprimere sulle maglie lo slogan “Azerbaijan Land of Fire” (leggi QUI).
Mammadov, presidente del Baghlan Group (consorzio che lavora nel ramo Oil & Gas), si è dunque potuto giovare di un sostanzioso aiuto proveniente dalle casse dello stato grazie allo sponsor. Ma adesso, come riferisce l’articolo dell’Equipe, le condizioni del suo patrimonio sono messe a repentaglio dal pessimo stato di salute della Bank of Azerbaijan, l’istituto bancario di proprietà del clan Mammadov a cui la banca centrale azera ha appena ritirato la licenza (clicca QUI). In queste condizioni, il Lens è uno sfizio che il magnate azero non può più permettersi. L’Atletico Madrid non è il solo soggetto a avere manifestato interesse per il club francese. Nei mesi scorsi ha avanzato con insistenza la propria candidatura l’immobiliarista belga Gregory Maquet, presidente e direttore generale del gruppo 21 Century Benelux. Per ragioni imprenditoriali, Maquet vuol comprare un club calcistico in Francia. Ha provato invano col Valenciennes, e poi ha puntato decisamente sul Lens (leggi QUI). Ma adesso anche questo tentativo sembra andato a vuoto. È nettamente più forte la coalizione d’attori e interessi economici che stanno dietro l’Atletico: dal già citato governo azero ai cinesi del Dalian Wanda Group, azionisti al 20% del club colchonero nonché proprietari di Infront.
Inoltre, e si tratta di un argomento non secondario, c’è da tenere conto del ruolo che in questa vicenda terranno gli attori dell’economia parallela del calcio globale. Che l’Atletico Madrid sia campione mondiale di TPO è verità consolidata. Il club del presidente Cerezo intrattiene ottimi rapporti con gran parte degli attori che fanno affari trattando diritti economici dei calciatori: Jorge Mendes, Pini Zahavi, Doyen. Per un club che suole condurre di queste pratiche, poter contare su una società satellite che ha sede in un altro paese può essere cosa molto comoda. Anche perché, volendo analizzare il senso dell’eventuale affare, non si vede proprio quale altro scopo possa esserci dietro l’operazione. Che se andrà in porto si risolverà nell’ennesimo aggiramento della Circolare Fifa numero 1464.
@pippoevai
