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  • L'azienda calcio vuole salvare i soldi, ma non capisce le conseguenze delle sue azioni. Come molta gente...

    L'azienda calcio vuole salvare i soldi, ma non capisce le conseguenze delle sue azioni. Come molta gente...

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    Sapore strano, negli occhi e nella testa. Guardando le partite e pensando calcio. Sapore di orchestrina sulla tolda del Titanic? No, non è questo il sapore, non proprio.  Sarebbe esagerato e non è questa la messa a fuoco dell'immagine che il calcio in questi giorni mi dà.

    E allora? Allora è sapore di anormalità, anzi di impossibilità di normalità. E' sapore acre e forte di calcio fuori posto. Fuori posto in questi giorni, in questa Italia. Fuori posto rispetto alla realtà.

    Gusto acre che il calcio sia in questo week-end, mentre lo guardo scorrere in tv, qualcosa che vale meno, decisamente meno. Le porte chiuse non raccontano solo della incapacità di intendere ciò che si vuole da parte delle società e della Lega Calcio.

    Volevano prima salvare gli incassi negli stadi, poi hanno voluto salvare i soldi dell'industria calcio più tv. In più volevano giocare a chi è più riposato mentre affronta l'altro. In fondo sono cronache minori e grottesche. Niente scandalo, sono imprese, ma capivano le conseguenze di ciò che volevano? Incapace di intendere ciò che vuole, ecco come si è mostrato il calcio.

    Le porte chiuse raccontano di un gigantesco fuori posto e fuori quadro, tutte le dichiarazioni dei dirigenti e protagonisti del calcio che giurano: prima la salute. E infatti mettono in scena uno spettacolo dove si fa tutto quello che non si dovrebbe: respirarsi addosso, abbracciarsi, stringersi l'un l'altro.

    Dicono lo si faccia per dare al paese spazio di normalità. Non è questo l'effetto che arriva, l'effetto che dà a chi lo guarda è di un mondo renitente al reale.

    Le porte chiuse raccontano, raccontavano di un paese sospeso, appeso alla speranza di non dover modificare la sua vita quotidiana. Speranza sfumata già da prima che si giocasse a calcio questo week-end. Coronavirus cambia la vita quotidiana, anche la tua. Molta gente fatica a capirlo. Occorre restare a casa il più possibile. In tutta Italia. A qualunque età. Bambini da tenere a casa, nonni da tenere a casa. Non perché lo dice il governo che, caso mai, implora di farlo. Lo dicono i medici, ad alta voce. A casa il più possibile per una ventina di giorni.

    Molta gente fatica a capirlo. Una società abituata a non tollerare i non recalcitra a non potersi muovere liberamente, soffoca sotto i troppi non. Non si sa quanto dura. Non si sa quanto duramente colpirà. E allora non si tollera, si respinge la fatica di capire, capire sul serio.

    Il calcio questa fatica di capire neanche l'ha tentata. E quindi è andato avanti. Con molti alibi e nessun buon argomento. Di qui il suo sapore acido. Ah...la Juventus ha vinto, riprende primo posto in classifica, Inter perde, Milan pure, Genoa e Sampdoria fanno tre punti...Meno gioia e meno dispiacere del solito e anche un po' di inusuale ma sano chi se ne frega.
     

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