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  • L'esperto: 'Lega Pro, ma quale sciopero!'

    L'esperto: 'Lega Pro, ma quale sciopero!'

    Sciopero dei calciatori in Lega Pro. I campionati di Lega Pro rischiano di non partire, ma la situazione non è ancora chiara. Per saperne di più Calciomercato.com ha deciso di porre alcune domande all'avvocato Jean-Christophe Cataliotti, agente FIFA, esperto di diritto sportivo e degli aspetti economico-aziendali legati al mondo del calcio, nonché titolare del corso di preparazione all'esame da agenti Fifa che si terrà a Reggio Emilia a settembre (per info si rimanda al sito www.footballworkshop.it).

    Avv. Cataliotti, qual è nel dettaglio l’oggetto del contendere?

    L'oggetto del contendere riguarda i criteri distributivi dei contributi da destinare alle società di Lega Pro, criteri che sarebbero da distribuire in base all'età media delle squadre in campo (25-26 anni per la Prima divisione, 24-25 per la Seconda).

    Perchè c'è l'opposizione dell'Assocalciatori?
    L'Assocalciatori, capitanata dal Presidente Damiano Tommasi, ha ritenuto che "la norma che vorrebbe imporre una determinata età media complessiva per chi scende in campo - quale vincolo d'accesso ad una parte delle risorse - presenta chiari profili di illegittimità, crea discriminazioni nei confronti dei calciatori e false aspettative sui giovani, impoverendo il livello tecnico della categoria a discapito dello spettacolo e della MERITOCRAZIA".

    L'Aic non potrebbe rivedere la sua posizione?
    In una logica di contemperamento degli evidenti interessi che sono in gioco, la stessa Aic si è dichiarata disponibile a "...condividere una norma che, anche nel rispetto degli impegni precedentemente assunti, faccia scendere in campo chi merita, permettendo una corretta politica di valorizzazione dei giovani e la regolare ripresa del campionato".

    E sei calciatori di Lega Pro non dovessero realmente scendere in campo si potrebbe parlare di sciopero?
    Si potrebbe semplicemente parlare di campionato che parte la domenica successiva, così come accadde per lo "sciopero" dei calciatori di Serie A a seguito del mancato rinnovo del loro Accordo Collettivo. Nel mondo del lavoro in generale, invece, la giornata persa non è assolutamente recuperabile! Ecco perchè sono due cose diverse, seppure uno slittamento dei campionati non gioverebbe certamente all'immagine del calcio italiano.


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