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  • L'ex Crespo: 'Il Milan è una religione. Qualità, gioventù e... Ibra, che squadra!'
L'ex Crespo: 'Il Milan è una religione. Qualità, gioventù e... Ibra, che squadra!'

L'ex Crespo: 'Il Milan è una religione. Qualità, gioventù e... Ibra, che squadra!'

Hernan Crespo, ex attaccante del Milan, club con il quale ha giocato una sola stagione arrivando secondo in campionato e perdendo la finale di Champions contro il Liverpool, parla dei rossoneri a la Gazzetta dello Sport. Queste le parole dell'allenatore del Defensa y Justicia a la Gazzetta dello Sport: "l Milan è una specie di religione: agli osservanti e ai praticanti richiede una dedizione assoluta. Io quando c’è una partita del Milan accendo la tv e non voglio essere disturbato, potrebbe anche cascare il mondo...". 

SU PIOLI - "Lo conosco bene, ha idee chiare, è disponibile al dialogo con i giocatori e, soprattutto, ha saputo dare un’identità a tutto il gruppo. In queste prime giornate di campionato sta proseguendo il lavoro fatto nella seconda parte della scorsa stagione. Il Milan mi sembra una squadra equilibrata, coraggiosa, piena di entusiasmo". 

SUGLI OBIETTIVI - "Io non mi pongo limiti, non li pongo ai ragazzi che alleno, però sono realista: ci sono formazioni più attrezzate del Milan per lo scudetto e penso alla Juve e all’Inter. I rossoneri devono avere in testa l’obiettivo di entrare in zona Champions League: un passo per volta, senza fretta e senza illusioni che fanno soltanto male. Non bisogna mettere pressione all’ambiente: è giusto essere contenti di come stanno andando le cose, ma bisogna essere pronti anche a qualche ceffone. Arriveranno e lì vedremo la forza del gruppo". 

SU IBRAHIMOVIC - "Ibra non si discute, da solo tiene impegnati quattro difensori: significa che i suoi compagni sono più liberi di giocare, è un ragionamento che può fare anche un bambino che frequenta la scuola-calcio. Però, a parte Ibra, vedo che Pioli ha rigenerato Kessie, che è un gran bel centrocampista. Adesso sta inserendo Tonali che ha qualità incredibili, però bisogna avere pazienza. E poi c’è Brahim Diaz, uno che quando gli dai il pallone sa che cosa deve farci. Infine fatemi spendere una parola su Calhanoglu: lo criticavano e invece adesso si vede di che pasta è fatto. Qualità, gioventù e… Ibra: questo Milan mi piace proprio tanto". 

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