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  • L'ex Faccenda: 'La Juve è in calo, Fiorentina approfittane'

    L'ex Faccenda: 'La Juve è in calo, Fiorentina approfittane'

    • L.C.
    Lui c'era in quella notte di Torino, quando nel 1990 si compì il primo duro atto della finale di andata tra Juventus e Fiorentina. Un 3-1 davvero indigesto, frutto delle reti di Galia, Casiraghi e De Agostini, che ribaltarono il momentaneo pareggio di Buso. Stiamo parlando di Mario Faccenda, ex viola protagonista anche dello 0-0 della finale di ritorno, una gara maledetta che la Fiorentina giocò nel covo bianconero di Avellino in seguito alla squalifica dello stadio Franchi. Adesso, però, la storia potrebbe cambiare: dopo l'1-1 di giovedì scorso, la Fiorentina di Montella affronta tra le mura amiche la Juve per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League in un clima che si annuncia a dir poco infuocato. Per inquadrare il secondo atto europeo dei viola contro i bianconeri, il settimanale il Brivido Sportivo ha chiesto proprio il parere di Mario Faccenda, che si è così espresso:

    Faccenda, alla luce della sfida di andata quante crede che possano essere le possibilità della Fiorentina di qualificarsi?
    ''La sfida dell'Artemio Franchi sarà sicuramente molto incerta anche se la Juve, dopo l'1-1 di una settimana fa, parte sulla carta svantaggiata. Le assenze si faranno sentire sia da una parte che dall'altra e sono certo che con la squadra al completo la Fiorentina avrebbe avuto molte chances in più. Io non sottovaluterei anche l'ipotesi che il confronto possa finire ai tempi supplementari. La Juventus non è più quella dell'anno scorso ed i viola ne potranno approfittare, ma dovranno segnare per primi la rete del vantaggio''.
    Qual è il suo primo ricordo di quella strana doppia finale del 1990?
    ''I miei pensieri sono ancora tutti rivolti alla gara di Torino, dove ho ancora impressa nella mente la spinta su Celeste Pin che portò al nuovo vantaggio della Juventus con Casiraghi. Fu davvero un'ingiustizia. Ricordo molto bene anche la finale di Avellino, che era di fatto un covo della Juve: era molto meglio giocare il ritorno sempre a Torino, perché la trasferta fu lunga e stancante, a tal punto che finì per penalizzarci''.
    Fiorentina-Juventus sarà ancora una volta la sfida tra Gomez e Tevez, che però all'andata era assente...
    ''Il tedesco è stato troppo a lungo fuori dal campo ed è stato penalizzato; da dopo il suo ritorno in campo ha vissuto di alti e bassi ed il lungo stop in cui è incorso non gli ha permesso fin da subito di tornare alla grande. Il gol di Torino, però, è una gran bella risposta alle tante critiche. Tevez mi ha sorpreso, perché al primo anno in Italia è già capocannoniere sta stupendo tutti''.
    Pensa che Conte e Montella siano entrambi avviati verso un futuro vincente?
    ''A Montella auguro fin da questa stagione di vincere la Coppa Italia, visto che è già in finale, poi in Europa si vedrà: se la Fiorentina eliminerà la Juve, credo che la finale di Torino possa essere alla portata dei viola. Conte ha già vinto e in tre anni ha fatto il vuoto dietro di sé. Tra i giovani allenatori italiani, Antonio e Vincenzo sono sicuramente già i migliori''. 

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