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  • Roma, l'ex Graziani a CM: 'Eterni secondi? Come io al Toro'

    Roma, l'ex Graziani a CM: 'Eterni secondi? Come io al Toro'

    • Valerio Nasetti
    La Roma si appresta a conquistare il quinto secondo posto degli ultimi dieci anni (il sesto, se si considera anche quello del 2005/06: classifica riscritta dopo le sentenze di Calciopoli), Sembra una maledizione: in quest'ultimo decennio complicato, contrassegnato da virtuosismi aziendali e da cambi al timone, la squadra giallorossa è riuscita a sfornare delle grandi stagioni grazie a degli spunti di orgoglio dei propri giocatori, ma ogni qual volta si è ritrovata a lottare per lo scudetto si è trovata davanti sempre un'altra squadra più forte di lei.

    E' capitato con il Milan campione d'Europa (2004), tre volte contro l'Inter, prima rinvigorita da Calciopoli, e poi conquistatutto di Mourinho (2007, 2008, 2010) e infine è capitato quest'anno: seconda dietro ad una Juventus che punta a sfondare il tetto dei 100 punti. Per parlare di questa stagione positiva ma anomala, Calciomercato.com ha intervistato l'ex attaccante della Roma, Francesco Graziani (foto amarantomagazine.it).

    Grande Roma, ma sempre negli anni sbagliati.
     
    "La Roma gioca un ottimo calcio, da applausi, c'è poco da dire. Senza queste prestazioni il campionato sarebbe stato noioso fin da dicembre. E' stata sfortunata, perchè nonostante gli sforzi finirà senza un trofeo. Alla Roma è successo tante volte negli ultimi anni di arrivare seconda, ma sono cose che capitano. Pure a me successe una cosa simile quando giocavo al Torino, stagione 1976/77: la Juve vinse il campionato di un punto su di noi e perdendone appena nove in tutto il campionato".

    Come distribuisci i meriti di questa stagione romanista?
    "Tutti a pari merito. Dai calciatori che sono gli interpreti di quanto avviene in campo, alla società che ha acquistato bene in estate. I colpi migliori per me sono stati quelli di Gervinho e di Strootman, poi la dirigenza è stata brava ad ingaggiare altri giocatori di esperienza da affiancare ai talenti più giovani. Ha scelto bene anche l'allenatore: Rudi Garcia è diventato un leader, ha rivitalizzato De Rossi. Io considero il tecnico francese un valore aggiunto perchè è stato capace di amalgamare benissimo la rosa - di altissimo livello - che aveva a disposizione".

    La Roma potrà lottare anche l'anno prossimo?
    "Sì, ma con pochi ritocchi, nessuna rivoluzione. Principalmente vanno aggiunti un paio di elementi tra i titolari che permettano il definitivo salto anche a livello europeo. Questo lo dico perchè le ultime partite vinte hanno dimostrato come la Roma sia cresciuta molto anche mentalmente".

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