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  • Inter a picco, ma per Pioli è tutto ok

    Inter a picco, ma per Pioli è tutto ok

    • Pasquale Guarro
    L’Inter non risponde agli stimoli. Questa volta a nulla serve la presenza in tribuna di Zhang Jindong e neanche il ritiro imposto dalla società. Manca l’unione, la cattiveria, la mentalità. E se ne sono accorti anche i tifosi, che probabilmente hanno utilizzato parole troppo dure per evidenziare il concetto: “Una società totalmente assente e in campo mezzi uomini senza orgoglio e mordente”, recitava lo striscione esposto dalla Curva Nord. 

    Esternazione pesante da digerire, ma che nonostante tutto non ha sortito alcuno effetto. Di sicuro non ha smosso il senso dell’onore dell’undici schierato da Pioli, ancora eccessivamente mediocre, sia nell’atteggiamento che nel gioco. E per questo motivo fanno ancora più specie le parole del tecnico emiliano a fine partita: “L’errore grave ha compromesso la nostra partita, ma questa sera ho visto lo spirito giusto”. Asserzioni probabilmente recitate, si spera… 

    PIOLI NASCONDE LE MAGAGNE - Perché l’Inter non ha mai calciato in porta. Timorosa, spenta, priva di personalità: la squadra di Pioli si è preoccupata esclusivamente di limitare i danni. Il Napoli, invece, ha tenuto lezione al San Siro. Gli uomini di Sarri hanno dominato, esprimendo il proprio gioco, frutto dell’organizzazione dettata dal tecnico toscano. Il campo ha pronunciato un giudizio inequivocabile: gli azzurri sono squadra, i nerazzurri tutt’altro. E questo va al di là delle esternazioni di Pioli, che invece vuole guardare il bicchiere mezzo pieno. Il tecnico emiliano parla di spirito giusto e atteggiamento consono alle caratteristiche dell'avversario. Ma anche di passo avanti rispetto alla prestazione di Firenze. Una sciagura. Perché chi vuole ripartire deve imparare dagli errori, non nasconderli.

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