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  • L'Inter dice addio alla Champions

    L'Inter dice addio alla Champions

    Ci risiamo, l’Inter stecca un altro appuntamento decisivo e saluta definitivamente la Champions. Non è la prima volta che i nerazzurri inciampano sul più bello, quando è il momento di tirare fuori gli artigli e mostrare la maturità della grande squadra, quella in grado di rispondere colpo su colpo alle avversarie e approfittare dei passi falsi di quelle davanti. Fa specie l’ennesima caduta, soprattutto perché con Pioli i nerazzurri avevano spesso mostrato un atteggiamento differente, ma forse anche il tecnico emiliano questa sera non è esente da colpe. C’era la possibilità di avvicinare il Napoli a 6 lunghezze, adesso gli azzurri di Sarri si ritrovano addirittura a +9 con la Lazio a +5 e l'Atalanta a +3, ma soprattutto con un calendario poco piacevole, dato che ci saranno Milan, Fiorentina e Napoli da affrontare in rapida successione. 

    SQUADRA SPACCATA IN DUE - E pensare che la gara si era messa sui binari giusti, con D’Ambrosio bravo e fortunato nel trovare la rete del vantaggio. Qualcosa in più avrebbe senza dubbio potuto fare Pioli, poco reattivo nella lettura del match. Dopo l’uscita di Gagliardini sarebbe probabilmente stato più opportuno infoltire la mediana, magari anche avanzando Medel, mentre il tecnico emiliano ha preferito lasciare le redini del gioco nelle mani di Brozovic e Kondogbia, entrambi disordinati. Ne è conseguita una squadra spaccata in due tronconi, spesso in difficoltà sulle ripartenze degli ospiti, bravissimi a rimanere compatti nel momento di maggior forcing nerazzurro per poi colpire al momento giusto. 

    ADDIO CHAMPIONS - Il tutto reso possibile anche grazie alla negligenza di Marcelo Brozovic, che in area di rigore allarga sciaguratamente il braccio sulla punizione calciata da Alvarez, diretta tra le braccia di Handanovic. Solo una delle brutture dell’intera gara del croato, nuovamente tornato sugli standard di rendimento che lo avevano spinto ai margini della squadra con Frank de Boer. Di difficile comprensione anche la scelta dell'ex tecnico di Parma e Bologna, che di fatto separa la rodata coppia composta da Gagliardini e Kondogbia per lasciare spazio al croato. In una gara che vale tanto, quindi, l’Inter lascia il certo per l’incerto e vede definitivamente spegnersi quel sogno Champions che sembrava ancora lontanamente raggiungibile.

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