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  • L'Inter ha cambiato pelle: il ko con la Lazio ha ribaltato le statistiche, ma i numeri dell'attacco restano da urlo

    L'Inter ha cambiato pelle: il ko con la Lazio ha ribaltato le statistiche, ma i numeri dell'attacco restano da urlo

    • Andrea Distaso
    L'Inter cambia pelle, anche per prepararsi nella maniera migliore all'attesissimo derby di domenica prossima contro il Milan, senza rinunciare tuttavia ad un potenziale offensivo di straordinario valore. Il ko in rimonta per mano della Lazio dello scorso 16 ottobre mise definitivamente a nudo i problemi di equilibrio nella doppia fase della formazione di Simone Inzaghi, che dalla gara successiva contro la Juventus ha mostrato un atteggiamento tattico più accorto. Certificato da alcune statistiche che non hanno comunque influenzato il rendimento sotto porta di Dzeko e compagni.

    CAMBIO DI ROTTA - I nerazzurri primeggiano infatti in molte delle classifiche messe a disposizione dalla Lega Serie A per quanto attiene alla fase offensiva: miglior attacco con 28 reti, secondi per tiri verso la porta (170, solo la Roma ha fatto meglio), primi anche per assist (20), cross utili (66) e reti realizzate di testa (8) e terzo miglior dato per la media di possesso palla, con 28'34" per partita. Numeri ottenibili grazie alla qualità delle tante individualità nell'organico di Inzaghi, rimasti significativi anche dopo la decisione di varare un'Inter più attenta nella fase di non possesso e, eccezion fatta per l'ultimo match contro un'Udinese molto rinunciataria nell'atteggiamento, meno propensa a stazionare stabilmente nella metà campo avversaria. Contro la Lazio di Sarri, i campioni d'Italia hanno messo a referto qualcosa come 437 passaggi riusciti, 82 dei quali nella trequarti avversaria, hanno giocato con successo 252 palloni in avanti. Dati che, Udinese a parte (561 passaggi riusciti, 124 nella 3/4 avversaria, 286 palloni giocati in avanti riusciti) sono drasticamente calati negli impegni immediatamente successivi alla sconfitta dell'Olimpico.

    I NUMERI - Dopo un primo tempo di predominio e controllo della partita, contro la Juventus l'Inter ha effettuato 377 passaggi riusciti - 52 nella 3/4 avversaria - e ha registrato 153 palloni in avanti riusciti; tendenza confermata anche nella successiva sfida con l'Empoli, già indirizzata nel primo tempo dalla rete di D'Ambrosio. Contro i toscani, la banda Inzaghi ha collezionato 211 passaggi riusciti, 34 nella trequarti avversaria, e ha giocato 82 palloni in avanti rusciti. Un altro indicatore che può segnalare la prestazione dei nerazzurri a livello di intensità difensiva (anche se il dato è condizionato dalla zona del campo in cui si verifica) è quello dei recuperi nel corso dei 90': dai 38 con la Lazio, si passa ai 42 con la Juve e ai 35 con l'Empoli, prima dell'impennata con l'Udinese (54). Dati importanti ma ovviamente non definitivi e consolidati in un arco temporale più ampio, ma che l'Inter stia cambiando pelle, mettendo per un attimo la "rivoluzione" di inizio stagione, è fuori discussione. Anche il Milan è avvisato.

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