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  • Il Brescia non esiste: l'Inter lo spazza via e risponde a Juve e Lazio

    Il Brescia non esiste: l'Inter lo spazza via e risponde a Juve e Lazio

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi

    L’Inter ha risposto a Juve e Lazio e stavolta l’ha fatto con una vittoria limpida, senza sofferenza, con un solo rischio iniziale, con una prestazione di ottimo livello e soprattutto con 6 gol. La curiosità è che di queste 6 reti nessuna porta la firma dei due bomber nerazzurri, Lukaku e Lautaro Martinez. L’Inter aveva di fronte una squadra malmessa, è vero, una squadra che per lunghi tratti si è sentita predestinata alla sconfitta e in altri ancora quasi rassegnata alla retrocessione. Il Brescia ha sbagliato un gol con Donnarumma dopo appena 3 minuti, ma un centinaio di secondi più tardi ha incassato la prima rete e lì è finita la sua partita. Ottantacinque minuti da giocare senza giocarli.


    RIVOLUZIONE OK DI CONTE - Dopo la sofferenza atletica di Parma, Conte aveva rivoluzionato l’Inter con cinque cambi: Bastoni per Godin, Moses per Candreva, Young per Biraghi, e queste erano sostituzioni di routine. Colpivano di più quelle di Borja Valero al posto di Eriksen e di Sanchez al posto di Lukaku. Via il trequartista tipico, il danese, dentro il trequartista atipico, lo spagnolo: il primo gioca per l’attacco, il secondo per il centrocampo. In realtà, l’uomo del raccordo fra attacco e centrocampo l’ha fatto, e anche molto bene, Sanchez: suo l’assist per l’1-0 di Young, suo l’assist (da applausi) per Moses che ha preso il rigore. In assoluto i cambi di Conte hanno sensibilmente migliorato l’Inter del Tardini, anche se va rimarcato che il Brescia non ricorda nemmeno lontanamente il Parma.

    VITTORIA DI...PREMIER - Tre i giocatori decisivi di questo primo tempo, tutti e tre provenienti dalla Premier League. Ashley Young, ex Manchester United, stava per combinarla grossa davvero quando, in uscita, ha regalato la palla a Tonali che l’ha toccata subito a Donnarumma: solo davanti ad Handanovic, l’ha scaraventata nella curva deserta. Young non ha però perso tempo a riscattarsi: Victor Moses (ex Chelsea e Fenerbahce) ha fatto un gran lavoro per Alexis Sanchez (ex Manchester United): cross da destra, Young si è ricordato del suo passato da attaccante e con una mezza girata di destro al volo ha portato l’Inter in vantaggio. La difesa del Brescia era messa malissimo, Sanchez e Young nei momenti dell’assist e del gol erano liberi. Il trio ex Inghilterra ha proseguito su questo livello. Altro assist strepitoso di Sanchez per Moses, che ha rubato il tempo e lo spazio a Matjeu e si è fatto abbattere in area dallo stesso difensore. Rigore di Sanchez, due a zero. Nel finale del primo tempo, cross di Young, colpo di testa di D’Ambrosio, tre a zero. Al 45', il trio della Premier aveva messo insieme due gol, due assist, un rigore procurato e tre prestazioni da 7 e mezzo in pagella. Nel secondo tempo, un altro ex Premier, Eriksen (dal Tottenham) ha segnato e piazzato l’assist per il 6-0 di Candreva.


    IL NIENTE DEL BRESCIA - A differenza del collega interista, Lopez si era limitato a due cambi rispetto alla gara col Genoa, vale a dire Skrabb per Bjarnason e Ayé per Torregrossa, e sempre a differenza di Conte le sostituzioni hanno nuociuto al Brescia. Tutta la squadra, compreso Tonali (mai entrato in partita e poco efficace anche nel controllo di Borja Valero), ha mostrato un’arrendevolezza che non si addice a chi lotta per la salvezza. Solo un bresciano non era rassegnato, il portiere Joronen, l’unico in grado nel primo tempo di mantenere le dimensioni della sconfitta (anche se già molto ampia dopo 45') senza trasformarla in una goleada ancora più clamorosa con almeno due parate notevoli su Sanchez (da angolo) e Lautaro Martinez (in area piccola). Nella ripresa dovrà cedere altre tre volte all’attacco interista.

    E POI GAGLIARDINI - L’Inter non ha smesso di giocare e attaccare dopo il suo stupendo primo tempo. Lopez ha provato a risistemare la squadra con Torregrossa (anticipato in zona-gol da Young dopo pochi minuti) e Bjarnason, ma i nerazzurri avevano davvero tanta voglia di segnare. Lautaro ha sbagliato il 4-0, realizzato poco dopo da Gagliardini con un colpo di testa su punizione laterale pennellata da Sanchez (così erano due assist e un gol per l’ex United). Per Gagliardini era comunque una soddisfazione dopo il clamoroso errore col Sassuolo.

    TENNIS FINALE - La partita era finita da un pezzo, ma i cambi di Conte l’hanno ancora ravvivata e uno dei nuovi entrati, Candreva, ha centrato la traversa con uno dei suoi siluri. E ancora due sostituti hanno segnato (in cooperativa) il quinto gol: botta di Lukaku dall’area piccola, respinta corta di Joronen, c’è arrivato per primo Eriksen e ha piazzato il suo colpo. Poco dopo il danese ha fatto ancora meglio il suo mestiere con l’assist per Candreva: sinistro dal limite, Joronen battuto per la sesta volta. Il Brescia era tramortito.






    Inter-Brescia 6-0

    Assist: 5’ Sanchez,  45’ Young,  7’ s.t. Sanchez 7’, 43’ s.t. Eriksen

    Gol: 5’ Young, 20’ Sanchez (rig) 45’ D’Ambrosio, Gagliardini 7’ s.t., 39’ s.t. Eriksen, 43’ s.t. Candreva

    Inter: Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij (dal 1’ s.t. Ranocchia), Bastoni; Moses (dal 22’ s.t. Candreva), Barella (dal 14’ s.t. Agoumé), Borja Valero, Gagliardini (dal 22’ s.t. Eriksen), Young; Sanchez, Lautaro (dal 22’ s.t. Lukaku).

    Brescia: Joronen; Sabelli (dal 13’ s.t. Mangraviti), Papetti, Mateju, Semprini; Skrabb (dal 1’ s.t. Bjarnason), Tonali, Dossena (dal 37’ s.t. Ghezzi); Zmrhal (dal 13’ s.t. Spalek), Ayé; Donnarumma (dal 1’ s.t. Torregrossa).

    Ammoniti: Mateju (B) de Vrij (I), Semprini (B), Agoumé (I)

    Espulsi:

    Arbitro: Gianluca Manganiello (della Sezione di Pinerolo)
     


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