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  • L’Italia di Chiesa, l’arma in più di Mancini che segna solo gol pesanti: e la Juve si gode la sua scommessa

    L’Italia di Chiesa, l’arma in più di Mancini che segna solo gol pesanti: e la Juve si gode la sua scommessa

    • Andrea Sereni
    Ha stupito anche per come ha risposto in inglese, nelle interviste dopo la vittoria dell’Italia contro l’Austria. A suo agio, come quando in campo ara la fascia destra. E’ un leader Federico Chiesa, sia della Juventus che della Nazionale. Mancini per ora lo dosa, se lo tiene come jolly da usare per mischiare le carte, dare una scossa al momento giusto. Ieri è andata così, con Federico subentrato all’84’ per un deludente Berardi. 


    Gli sono bastati dieci minuti, poco più, per incidere: stop di petto, finta a disorientare il difensore e mancino imparabile. Mancini abbraccia Vialli, l’Italia esplode di gioia. Che poi avrebbe potuto farne anche altri di gol, nel finale. Un paio di salvataggi disperati della difesa austriaca, un paio di errori nell’ultimo passaggio. Ma l’assunto resta: Chiesa (a segno in un Europeo come il padre) è l’arma in più di Mancini, l’uomo dei gol pesanti. Lo ha dimostrato anche quest’anno alla Juve.


    Possiamo fare diversi esempi. E’ sua la rete che, sul punteggio di 1-1, ha permesso ai bianconeri di battere l’Atalanta in finale di Coppa Italia. E poi contro il Porto, nello sfortunato ottavo di Champions League: il gol della speranza all’andata e la doppietta allo Stadium che ha portato la Juve a un passo dalla qualificazione. E ancora due gol al Milan, uno all’Inter e all’Atalanta, in partite importanti in campionato. Una scommessa vinta per la Juve: preso per 60 milioni complessivi (compreso di prestito, riscatto e bonus) Chiesa, 23 anni, è una delle certezze del nuovo corso targato Allegri. E un piccolo tesoro per il futuro.

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