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  • L'ora di Denis:|Chi starà fuori?

    L'ora di Denis:|Chi starà fuori?

    Ariba El Tanque: i cingoli si sono messi in moto da un po' e sabato le prove generali diranno se Denis sarà pronto per Brescia.

    A quel punto l'inamovibile modulo a due punte ( con trequartista iniziale Pinzi) dovrà prevedere altre esclusioni eccellenti.
    Del resto non si può sperare nella salvezza senza l'apporto dato dalle reti delle punte: sono state acquistate per quel motivo e, al di la dell'impegno, se il gol non arriva bisogna porvi rimedio.
    Il primo grande escluso e' stato Sanchez che ha pagato le fatiche Mondiali e, forse, anche i 'fumi' della kermesse.

    La situazione non e' da sottovalutare: il cileno ha raccolto anche la 'solidarietà' di Isla, suo compagno anche in Nazionale che ammette candidamente che e' meglio se va via non potendo giocare con continuità a Udine.
    Ora con l'avvento del cingolato chi tra Floro, Corradi e Di Natale, oltre al Nino ovviamente, si farà da parte senza creare disturbo?
    Il calcio, si sa, e' pieno di luoghi comuni e frasi fatte. Gli allenatori in conferenza stampa dicono che la concorrenza e' sempre cosa buona e giusta per poi pero dover fare i conti con l'umana ambizione.
    I tifosi credono, molto spesso, che l'abbondanza sia un dono e non un difetto congenito.
    Ma la coperta e' quella e il lavoro di Guidolin e' atto a trasformare sia la squadra che la mentalità. Compito che prevede l'assoluta compartecipazione della società, che per ora nega ogni trattativa avviata per porre rimedio a evidenti surplus.

    DENIS, intanto non sembra vivere queste situazioni: ha appena ricevuto l'apprezzamento del tecnico al quale ha fatto piacere l'impegno profuso per recupera dall'infortunio.
    A Udine e' arrivato per giocare, altrimenti meglio fare panchina a Napoli con un ingaggio più alto. Umano anche questo aspetto.

    Col suo rientro pero' si dovrà capire come cambierà nuovamente una squadra che sta cercando una sua identità.
    Da centrale qual'e' , seppur descritto come attaccante dai piedi buoni, servirà una seconda punta che ricordi il caro vecchio numero undici.
    Un attaccante di movimento che spazi da destra a sinistra, e pure dietro se serve per fare sponda.
    Floro, Di Natale, Sanchez o Corradi quindi?
    Il primo potrebbe decisamente trarre giovamento da questo ruolo viste le caratteristiche.
    Il Capitano invece ultimamente sembra essersi avvicinato alla porta e il ruolo potrebbe costare più energie.
    Corradi e' già prima punta: due in campo sono troppe.
    E Sanchez? Eccoci di nuovo al cileno. Che per ora non ha segnato ma ha sempre portato su di se due difensori avversari. Una qualità che può essere utile, se non fosse per la sua forma fisica non ancora al top per detta del tecnico e di una concorrenza che appare spietata.

    Comunque e' anche inutile stare troppo a guardare a un reparto. L' Udinese necessita anche di una mediana con più fantasia, con fasce che sappiano arrivare sul fondo visto che Denis va sfruttato anche per i colpi di testa, per cui bando ai cross dalla trequarti. Serve una manovra che si sviluppi in orizzontale e in verticale evitando pero' lanci lunghi: gli attaccanti per quel gioco non ci sono più.

    Il tutto condito dal solito equilibrio caro a Guidolin.
    La ricetta per la salvezza alla friulana sembra anche facile: anche se nel calcio non c'e nulla di facile proprio per l'umana propensione ai problemi.


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