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  • L'ultimo derby di Berlusconi: le dieci vittorie più belle della sua storia

    L'ultimo derby di Berlusconi: le dieci vittorie più belle della sua storia

    • Daniele Longo
    Quello di domenica sera sarà un derby dal sapore diverso per Silvio Berlusconi. L'ultimo della sua gestione trentennale che si augura di festeggiare al meglio. Sarà il numero 75 dal 1986, con un predominio che non è messo a rischio:  28 vittorie rossonere  tra campionato, Champions e Coppa Italia, 26 dell'Inter e 20 pareggi. In un San Siro che si preannuncia pieno in ogni ordine di posto, non è ancora certa la presenza del Presidente uscente. Probabilmente scioglierà i dubbi solo sabato ma le ultime informazioni orientano verso il no. Calciomercato.com vi propone i dieci derby più significativi della sua storia al Milan.

    24 aprile 1988: il Milan di Sacchi batte 2-0 l’Inter grazie ai gol di Gullit e Virdis. Quattro giornate al termine del campionato, la rincorsa del Milan continua, il Napoli ha ancora due punti di vantaggio, 41 a 39, sulla strada dei rossoneri ci sono i cugini nerazzurri, desiderosi di fare lo sgambetto ai rossoneri e lanciare il Napoli verso il secondo scudetto consecutivo. Il pareggio del Napoli a Verona permette al Milan di agganciare la vetta prima dello scontro verità al San Paolo di qualche settimana dopo. 

    19 novembre 1989: Il Milan, impegnatissimo nella riconquista della Coppa dei Campioni, è già fortemente staccato in campionato; dopo 11 giornate ha 12 punti contro i 18 del Napoli capolista e i 16 dell'Inter, seconda. Deve vincere il derby per rimettersi in corsa: detto e fatto. Vince. Dopo un primo tempo equilibrato, Van Basten inventa un gol di rara bellezza. Dopo il vantaggio il Milan dilaga. Segnano Fuser  e Massaro in contropiede. Quella giornata verrà ricordata come dell'impresa di Franco Baresi, rimasto in campo nonostante un duro colpo subito. 

    27 gennaio 1993: successo del Milan in coppa Italia per 0-3 grazie ad una doppietta di Papin e un gol di Gullit. 

    11 maggio 2001: è il giorno del celebre 0-6 rossonero in casa dell’Inter. Un successo storico in un derby giocato di venerdì con la doppiette della meteora Gianni Comandini e di Shevchenko, e le firme di Giunti e Serginho.  

    13 maggio 2003: in questo caso si tratta di un pareggio che vale come un grande successo. Si gioca il derby di ritorno valido per la semifinale di Champions League. All'andata finisce 0-0, con il Milan in casa. Basta un gol segnato in trasferta per guadagnare un vantaggio significativo e arriva puntuale sul finire del primo tempo con Shevchenko. Al minuto 83' Costacurta sbaglia un rinvio e coglie di sorpresa Maldini, che si fa sorprendere alle spalle da Martins, il quale deposita facilmente in rete. Il Milan resiste, con affanno, fino al 90' e raggiunge in finale la Juventus. 

    21 febbraio 2004: sotto 0-2 alla fine del primo tempo, i rossoneri di Ancelotti rimontano e vincono 3-2 grazie alle reti di Tomasson, Kakà e Seedorf, questi ultimi autori di prodezze balistiche eccellenti ancora scolpite nella memoria dei tifosi rossoneri. 

    6 aprile 2005: a San Siro si gioca un derby di Champions League, valido per i quarti di finale. Passa il Milan sul finire del primo tempo con Stam, raddoppia Shevchenko (miglior marcatore della storia delle stracittadine con 14 centri) e i rossoneri mettono una seria ipoteca sul passaggio in semifinale. 

    2 aprile 2011: una doppietta di Pato e un gol su rigore di Cassano regalano l'allungo scudetto in una sfida contrassegnata anche dalla contestazione della curva del Milan a Leonardo, tecnico dell'Inter. 

    6 agosto 2011: a Pechino, si gioca la Supercoppa italiana tra l'Inter di Gasperini e il Milan di Allegri. Passano in vantaggio i nerazzurri con una punizione perfetta di Snejder ma la premiata ditta Ibrahimovic-Boateng ribalta il risultato nel giro di dieci minuti regalando l'ultimo  trofeo a Berlusconi. 

    31 gennaio 2016: il Milan si prende la rivincita con gli interessi sull'Inter dopo il ko dell'andata. S'impone 3-0, ottenendo un successo atteso da un anno e mezzo, e in un sol colpo centra altri due obiettivi: taglia fuori i cugini dalla lotta scudetto e torna prepotentemente in corsa per un posto in Champions, portandosi a -6 dal 3° posto. Una mera illusione ma rimane anche l'ultimo, in ordine di tempo, successo del presidente nelle stracittadine. 

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