La Buonanotte di Bernardini: una canzone per Scirea. E gli angeli fanno il coro
Lui, Gaetano, sarà sicuramente onorato per tutta questa attenzione. Felice no. Avrebbe preferito vivere e invecchiare. A modo suo. Senza scossoni e senza chiasso. Coltivando quella discreta semplicità di uomo normale che preferiva il minestrone freddo al caviale. Quella normalità che oggi, nel mondo degli eccessi, crea stupore come fosse un difetto. Adesso, zittito il clamore e spente le luci, resteranno oltre l’eterno ricordo la melodia e le parole di una bella canzone. Quella scritta dal maestro Giuseppe Fulcheri che, da questa mattina, viene trasmessa da tutte le radio. “Mi chiamo Gaetano” è il titolo. Lui già la canticchia e gli angeli fanno il coro. Buonanotte e fate sogni colorati.
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