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  • Buffon: 'La Champions non è un assillo, se la vinco non mi ritiro' VIDEO

    Buffon: 'La Champions non è un assillo, se la vinco non mi ritiro' VIDEO

    • Nicola Balice, inviato a Montecarlo
    Tempo di semifinale di Champions, tocca al capitano Gigi Buffon suonare la carica ed allo stesso tempo predicare calma nello spogliatoio della Juve. Questi i temi principali toccati dal portiere bianconero nella conferenza stampa della vigilia di Monaco-Juve.

    I MERITI - "Credo che se Juve e Monaco sono arrivate a giocarsi una finale di Champions, al di là degli obiettivi iniziali, lo hanno fatto perché lo hanno meritato".  

    ESPERIENZA - "Nelle due gare l'esperienza di sapere che si gioca su 180 minuti può forse aiutare noi. Penso anche che loro essendo squadra giovane e con grande vitalità, abbiano un entusiasmo e quella sana incoscienza che la gioventù ti dà. So benissimo cosa vuol dire giocare certe partite e sentirsi imbattibili al di là di quello che dice la carta, penso che loro stanno provando queste sensazioni. Il Monaco non è in semifinale per caso".

    2015 - "Due anni fa eravamo tesi perché avevamo in finale il Barcellona, quei campioni non ti fanno rilassare. L'approccio alle gare è molto personale. Due anni fa potevamo essere tranquilli perché la finale era un qualcosa di insperato, quest'anno potremmo essere più tranquilli perché la finale sarebbe traguardo quasi logico di percorso iniziato tanti anni fa".

    DERBY MADRID - "Lo guarderò sicuramente perché è partita che va vista, al di là del fatto che si possa osservare una potenziale rivale. Non faccio il tifo per nessuno, sono disinteressato. Chiunque vinca, in caso di ipotetica finale, sarà gatta da pelare. Mi piace lo spirito dell'Atletico Madrid, tantissimo. Però il Real in Champions ha un qualcosa di speciale, è nato sotto una stella molto luminosa perché riesce sempre a sovvertire pronostici e vincere partite che sembrerebbero impensabili".

    TIFOSI - "Mi aspetto stadio pieno, avendo questo tipo di capienza in una partita simile è normale che ci sia il tutto esaurito. Mi aspetto tanto entusiasmo, perché rispetto a due anni fa il Monaco sta volando anche in campionato. A noi il sostegno non è mai mancato e non mancherebbe nemmeno se giocassimo a Tokyo"

    HIGUAIN - "Se per contributo ci si riferisce a gol decisivi, è chiaro che per noi chiunque segni va benissimo. Per quel che riguarda Gonzalo credo che anche nelle due gare col Barcellona, al di là del fatto che non abbia segnato, ha fatto sì che innanzitutto non prendessimo gol perché il merito è davvero di tutti. E per far sì che il nostro gioco si potesse sviluppare in maniera fluida, ha saputo sempre farsi trovare al posto giusto. Spero non perda mai l'atteggiamento che l'ha caratterizzato da quando è alla Juve. Con quell'atteggiamento sono sicuro che potremo arrivare ancora più avanti".

    MONACO - "Squadra spavalda, squadra a cui piace attaccare e lo fa bene. Allenatore bravo che insegna calcio offensivo e di valore. Poi questo si può fare grazie a giocatori con qualità fuori dal comune. Il Monaco ha segnato una valanga di gol quest'anno, ma non li ha segnati solo Mbappé che negli ultimi sei mesi è diventato con merito la stella della squadra. Penso a Falcao ad esempio e a tanti altri, che sono autentici pericoli. Ho grande rispetto per il Monaco. Qualsiasi tipo di risultato, se non con due o tre gol di scarto, per le loro caratteristiche renderebbe tutto aperto per la gara di ritorno. Non penso si snaturerà, sono arrivati fin qui con caratteristiche ben precise e penso che vorranno andare avanti con la propria filosofia, che poi è una filosofia premiante".

    ULTIMO TRENO - "Falcao ha detto che a 31 anni potrebbe non capitargli più una semifinale di Champions? Belle dichiarazioni, un ragazzo che affoga nella realtà perché è così per il 99% dei giocatori. Ognuno di noi però culla sempre il desiderio che il futuro possa sempre riservare un'altra occasione o la possibilità di festeggiare un traguardo insperato. Modo di pensare giusto, per un atleta e un competitivo: si devono esternare pensieri non presuntuosi, ma dentro di sé servono convinzioni che debbano far ricredere la carta d'identità". 

    VOTO - "Il voto era riferito alla doppia sfida col Barcellona. Modo come un altro per sentirsi giovani e autostimolarsi. E' anche vero che molte volte quando ero giovane mi sentivo di dire a chi calciava dal limite 'Se fate gol vado in sede e straccio il contratto'. Servono sempre nuovi stimoli. Ma è stato bravo il presidente a dire che siccome non lo sapeva avrei potuto fare finta di aver detto una cavolata".

    OSSESSIONE CHAMPIONS - "Mi piace dire una verità, capisco che possa essere difficile da credere. Ma per me giocare una semifinale di Champions adesso o iniziare ogni la competizione, è davvero qualcosa di entusiasmante che non ha nulla a che vedere con un assillo. Una cosa che mi fa felice e mi rende giovane, a prescindere che possa vincerla o no. L'emozione che vivo anche solo giocando queste partite è enorme. Ho un approccio che è molto sereno e propositivo. Non penso di avere dei crediti. Ho contratto e traguardi fino al 2018, a prescindere dal fatto che si vinca la Champions o no".

     

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