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  • La denuncia di don Ciotti: "Il calcio è in mano alla mafia"

    La denuncia di don Ciotti: "Il calcio è in mano alla mafia"

    La mafia controlla il mondo del calcio. Non stiamo parlando della maxi operazione dell'Interpol in Cina, Malesia, Singapore e Thailandia che ha portato all'arresto di oltre 5mila persone, ma dell'importante denuncia di don Luigi Ciotti, presidente di Libera. "Mi stupisco di chi si stupisce - ha affermato -. Da sempre le mafie hanno controllato sul territorio le squadre di calcio. E oggi più che mai gestiscono il calcio scommesse, condizionano le partite, usano lo sport per cementare legami della politica, riciclano soldi.

    CALCIO SOTTO CONTROLLO - "E' necessario rompere i silenzi - accusa don Ciotti -, avere il coraggio della denuncia seria e documentata ricordando le tante piccole squadre e realtà locali che non hanno perso la trasparenza e la lealtà nel loro agire quotidiano. Le mafie - ha concluso Don Ciotti - usano il calcio giovanile per arruolare nuova manovalanza. Possedere una squadra di calcio rappresenta in tante realtà un fiore all'occhiello, una testimonianza di prestigio e soprattutto strumento di controllo del territorio". I pericoli - denuncia Libera - di convergenze mafiose e di riciclaggio nel calcio che conta possono essere molto evidenti anche solo dal punto di vista intuitivo.

    SOSPETTO STRANIERI - Sotto accusa anche l'alta percentuale di stranieri presenti nei campionati professionistici nazionale che, ad oggi, raggiunge ormai il 40% degli iscritti. Una cifra macroscopica che, secondo Libera, è la conferma di sospetti su sulla regolarità delle modalità di compravendita. L'acquistare un giocatore straniero potrebbe inoltre, sostiene Libera, essere il comodo 'ombrello' per operazioni offshore.

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