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  • La difesa senza Smalling torna cupa, ma la Roma vince grazie al cuore laziale Vicari
La difesa senza Smalling torna cupa, ma la Roma vince grazie al cuore laziale Vicari

La difesa senza Smalling torna cupa, ma la Roma vince grazie al cuore laziale Vicari

  • Mino Fuccillo
    Mino Fuccillo
Roma, la questione è stasera (e ancora sarà): fino a che non torna Smalling, lì davanti riusciranno i giallorossi a segnare più gol di quanti non ne incassano là dietro? La risposta stasera è un rotondo quanto un tre ad uno. Ma non pensiate la risposta sia stata così ovvia e tonda in campo.

Prima di venire qui all'Olimpico la Spal ha segnato un solo gol in trasferta. Stasera ne fa uno e altre tre volte almeno mette insieme azioni da gol. Troppo per un potenziale offensivo ai minimi termini, la Spal è la squadra che tira meno in porta in Campionato. E' la Roma là dietro che ci mette del suo. Oltre a Smalling, non c'è Mancini squalificato. C'è invece un po' a sorpresa Florenzi e, tutto sommato, la scelta di Fonseca di riproporlo non risulterà una cattiva idea.

Petagna imbarazza Fazio e ci vuole Pau Lopez di bravura a mandare in angolo. Dzeko risponde due minuti dopo. Valoti un po' di fastidio alla Roma lo dà. Fastidio alla Roma e al tifo romanista dà anche l'arbitro Giua, Dzeko a un certo punto gli chiederà polemicamente: "Un fallo per noi lo fischi?" In effetti tre, quattro, cinque volte Giua sbaglia a favore della Spal. Poca roba, ma un po' turba la Roma. Perché nel primo tempo è una partita anguilla: nelle mani della Roma, ma la Roma non riesce a tenerla in mano, sempre le sguscia via. Fino a che Kolarov non fa rigore su Cionek. Petagna fa gol e uno a zero per la Spal. L'anguilla ha morso la mano della Roma. Il fatto è che...Roma, la difesa è tornata cupa. Non che sia colpa di qualcuno in particolare,ma la somma Fazio più Cetin più Florenzi più Kolarov non fa la cifra che dovrebbe.

Secondo tempo, Spal si rintana da subito, Pellegrini gioca alla grande e si merita la fortuna di un gol: tira in porta e Tomovic di mezzo polpaccio fa autogol. Passati appena pochi minuti, pareggio raggiunto. Si va avanti: Pellegrini per Zaniolo e Berisha salva. Ma prima Cetin aveva pasticciato in difesa e preso un giallo. Si va avanti ancora e sull'Olimpico aleggia una mezza sofferenza: sta a vedere che la Roma pareggia con se stessa, attacco contro difesa fanno uno a uno? Ma Roma e Spal sono entità calcistiche incommensurabili e la Roma la va a vincere di rigore. Sia nel senso stretto: Vicari fa rigore su Dzeko e Perotti fa gol e due a uno. Perotti perfetto come al solito nei rigori. Sia nel senso del vincerla a rigor di logica e di sproporzioni di forza calcistica in campo.

Roma la vince di rigore, di calma (mai presa dal panico di perderla) e un filo anche di gusto: Vicari non ha mai nascosto il cuore laziale e che sia stato proprio lui a spalancare la porta dei tre punti giallorossi un sorrisino lo aggiunge. Ma al minuto 77 la Spal potrebbe ancora segnare (addirittura Var) e subito dopo Murgia è libero di tirare in porta (male). Quindi Mhktharian appoggia dentro il tre ad uno. Tutto è bene quel che finisce bene, finché finisce bene, Smalling torna, sta difesa aspetta a te.


IL TABELLINO

Roma-Spal 3-1
(primo tempo 0-1)

Marcatori: 44′ Petagna, 53′ Pellegrini, 67′ Perotti (rig), 84′ Mkhitaryan

Assist: 84' Florenzi

Ammoniti: 50′ Felipe, 54′ Diawara, 66′ Vicari, 92′ Jankovic

ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Florenzi, Cetin, Fazio, Kolarov; Diawara, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Perotti (79′ Mkhitaryan); Dzeko (89′ Kalinic). Allenatore: Fonseca

SPAL (3-5-2): E.Berisha; Tomovic, Vicari, Felipe (73′ Tunjov); Cionek, Valoti (84′ Jankovic), Murgia, Missiroli, Igor; Paloschi (84′ Floccari), Petagna.
Allenatore:  Semplici.

Arbitro: Giua

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