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  • La farsa Bielsa, Prandelli tradito e tanto altro: fermate Lotito, umilia la Lazio

    La farsa Bielsa, Prandelli tradito e tanto altro: fermate Lotito, umilia la Lazio

    • Stefano Agresti
    Viviamo il calcio da qualche decina d’anni, ahinoi, e ne abbiamo viste tante. Mai, però, ci era capitato di osservare una ventina di giocatori spediti a casa perché manca l’allenatore. O meglio, una volta sì: era una squadra di seconda categoria, otto livelli sotto la serie A. Ma non era successo nel giorno in cui doveva cominciare la preparazione per la nuova stagione. Alla Lazio di Lotito, invece, è capitato anche questo. Visite mediche e poi tutti liberi, due giorni fa. Ma non dovevamo allenarci? Eh, già, dovevate: ma il tecnico è in Argentina.

    E’ il momento più basso della bassissima estate di Lotito, l’uomo a cui abbiamo consegnato la Federazione e invece sta umiliando perfino i suoi club. Già, perché ne ha due: la Lazio e la Salernitana. Entrambi senza allenatore fino a poche ore fa. Fino a quando, terrorizzato all’idea che Bielsa non si presentasse a Roma, lo stesso presidente non ha annunciato di avere depositato il contratto. Ha forzato la mano, perché 'el Loco' per lui è tutto: ai tifosi piace tantissimo ed erano anni, molti anni che non approvavano una scelta di Lotito. Se Bielsa rimanesse in Argentina, anche l’ultima speranza di rivedere i tifosi all’Olimpico verrebbe meno.

    C’è chi sostiene che la Lazio è pronta a portare Bielsa in tribunale, in caso di mancato rispetto del contratto. Ma c’è anche chi dice che 'el Loco’ ha una clausola per liberarsi senza pagare penali. Di sicuro Lotito dubita che arrivi, non a caso non ha annunciato la firma di Inzaghi con la Salernitana: se Marcelo non sbarca a Roma, sarà il centravanti dell’ultimo scudetto a guidare i biancocelesti. Lo farebbe, perché è giovane e non potrebbe dire di no. Ma vi immaginate in che clima e con quale stato d’animo?

    Certo Lotito non potrebbe richiamare Prandelli, al quale ha stretto la mano, ha detto "lei è l’allenatore della Lazio" e che poi ha abbandonato senza nemmeno una telefonata, anzi consigliandogli di non dare retta alle sciocchezze che si dicevano sul fatto che stesse contattando altri tecnici. L’uomo che da più di un decennio dà lezioni di etica a tutto il calcio italiano non solo non rispetta la parola, ma non ha nemmeno il coraggio di spiegare i motivi di un no. Moralista da quattro soldi.

    In mezzo a tutto questo c’è il caso Felipe Anderson, gestito pure questo da dilettante. La Juve non voleva mandare Dybala alle Olimpiadi, l’ha spiegato nei tempi giusti e il ragazzo è serenamente in ritiro con i bianconeri. L’Inter, con Icardi, ha fatto lo stesso. Il brasiliano della Lazio no: ha disertato. Non s’è presentato al raduno, vuole partecipare a tutti i costi ai Giochi a Rio con la sua nazionale. Perché Lotito non ha risolto prima il problema? Perché si è messo in questa complicatissima situazione con uno dei suoi calciatori migliori? Perché non l’ha convinto oppure, in alternativa, non ha assecondato la sua comprensibile ambizione di partecipare alle Olimpiadi nel suo Paese?

    Che Bielsa arrivi o meno, la sensazione è che la nuova Lazio nasca male. Con un presidente che umilia la sua stessa società e, di riflesso, i suoi tifosi. Un moralista da quattro soldi, che rimanda a casa i calciatori perché l’allenatore non è arrivato.

    @steagresti
     

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