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  • Da Benitez a Conte: favola Jorginho

    Da Benitez a Conte: favola Jorginho

    • Giovanni Scotto

    Se si guarda il risultato finale uno pensa che la partita è stata molto equilibrata. Se, però, si vanno a guardare i numeri di Palermo-Napoli ci si rende conto che gli azzurri hanno dominato in lungo e in largo allo stadio Barbera. Non c’è stata praticamente storia sotto tutti i punti di vista. Partiamo dal possesso palla.
     

    RE DEL CENTROCAMPO - Il Napoli l’ha tenuto per il 75%, praticamente il Palermo non ha mai visto il pallone se non in qualche ripartenza e quando gli azzurri hanno mollato per un attimo. A comandare la classifica dei passaggi è stato Jorginho con 196. I passaggi completati sono stati ben 781. Sono 71 i palloni in area di rigore del Palermo contro i 9 dei siciliani. I tiri sono stati 18, ben otto le azioni da gol. Se non ci fosse stato Sorrentino, il risultato finale sarebbe stato diverso. Il Napoli ha vinto anche nei contrasti aerei con il 59,4%, anche nei duelli conquistati si è arrivati primi con il 53,3%. Il brasiliano è l'emblema della gestione Sarri: proprio a Palermo, nello scorso campionato, giocò una partita vergognosa. Gli azzurri furono sconfitti per 3-1 dopo una prestazione sconcertante. Jorginho si 'salvò' dall'onta del peggiore solo grazie a una prova indecorosa del portiere Rafael, autore di papere incredibili tra cui il gol regalato a Lazaar con un tiro senza troppe pretese quasi da centrocampo. Il presidente De Laurentiis non si è fatto trovare impreparato, prolungandogli il contratto già lo scorso dicembre.

     

    CONTE, CHIAMALO - Oggi invece Jorginho è diventato un giocatore completo e indispensabile. Si parla tanto di Higuaìn, anche a voler togliere meriti a Sarri. Ma se il regista è diventato un altro giocatore (riprendendo in verità il discorso interrotto a Verona) il merito è soprattutto suo. Il 53,8% la precisione dei tiri. Numeri, dunque, da primato visto che per le avversarie non sembra esserci scampo. L’unica cosa che stona, e lo ha ammesso pure Sarri, è l’unico gol realizzato. Bisogna chiudere le sfide prima per evitare di essere raggiunti eventualmente nei finali di gara. Ne sa qualcosa la Fiorentina che si è allontanata sempre di più dalle prime posizioni di classifica subendo la rete di Pisano a cinque minuti dal termine dell’incontro casalingo con l’Hellas Verona. E ora la nazionale deve guardare a Jorginho: prima che Conte saluterà l'azzurro la chiamata di Jorginho è obbligatoria, per puntare a un Europeo di spessore.


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