Calciomercato.com

  • 'Torino pronto per la A':| La fiducia dei grandi ex

    'Torino pronto per la A':| La fiducia dei grandi ex

    • A.S.

    Se sei stato granata una volta lo sei per sempre, e porti questa squadra nel cuore, nonostante la serie B, nonostante le difficoltà, proprio come dimostrano un forte attaccamento al Toro i grandi del calcio granata ritrovatisi ieri al Museo del Grande Torino per celebrare Roberto Rosato. Quest'anno la squadra di Ventura ha la possibilità di fare quel balzo nella massima serie che negli ultimi anni è fallito per ben due volte, e nonostante non ci sia ancora nulla di sicuro, i campioni del passato credono fortemente nella riuscita dell'impresa.

    'Andremo in A anche contro le ingiustizie. Siamo nati per soffrire, ma alla fine poi ce la facciamo', dice convinto Giorgio Puia. 'Il Torino è la squadra più forte del campionato, e non solo perché è primo - assicura un Emiliano Mondonico sereno e in ottima forma -. Il campionato del Toro non è mai dipeso dagli altri, e anche questa volta sarà artefice della propria vittoria o - aggiunge scaramantico - della propria sconfitta. Ma Ventura ha saputo prendere le redini della squadra, creare un gruppo forte che vuole a tutti i costi la promozione. Certo, in serie A la storia cambia, e la società e l'allenatore lo sanno: senza innesti mirati non sarebbe facile sopravvivere. Il modulo di adesso è un po' debole per la A, ma se si potessero avere quattro Ogbonna in difesa, davanti si potrebbe fare di tutto. Ecco, la società non si lasci sfuggire Ogbonna e ne trovi altri tre come lui, e davanti avrà carta bianca'.

    Sono di questo avviso anche Giorgio Puia, Carlo Crippa e Antonino Asta, che nominano l'Angelo del Torino tra gli 'incedibili', un punto fisso su cui lavorare per costruire una squadra da A. Anche sull'allenatore sono tutti d'accordo: Ventura è stato votato all'unanimità come guida perfetta del Torino anche nella massima serie. 'È un tecnico straordinario - afferma Puia - ha portato di nuovo un gioco e lo spirito giusto', e anche Asta lo conferma: 'Ventura è un mister importante, è giusto che venga premiato per il suo lavoro: sa parlare con lo spogliatoio e sa far lavorare il gruppo per ottenere il risultato senza prendere troppi gol. La squadra ha un'anima, un gioco suo, e si vede'.

    Il timore però è che una volta ottenuta la fatidica promozione non si riesca a sopravvivere, sprofondando nuovamente nell'incubo B. Ma gli ex campioni danno fiducia a questo Torino. 'La serie B è un'ottima palestra per tutti, calciatori, allenatore e società - commenta ancora Mondonico -, questi tre anni sono serviti sicuramente a far crescere il Torino e a fargli acquisire abbastanza esperienza per non arrivare sprovveduti in A. Sono sicuro che la società sta già facendo i suoi calcoli, e anche il fatto che il mercato sia un po' fermo a causa del calcioscommesse non guasta: si ha più tempo per riflettere e non può che essere un vantaggio'. 'Vorrei vedere una squadra più aggressiva - commenta Carlo Crippa -. La squadra sta vincendo e contro il Crotone ha dimostrato carattere non lasciandosi abbattere dopo la sentenza a sfavore sul caso Padova, ma un po' di cattiveria in più non guasterebbe'.

    Insomma, dovrebbe tornare quel 'tremendismo granata' che fa accendere i tifosi e non lascia spazio all'avversario. 'Il Toro ha dimostrato di avere le carte in regola per tornare in A - dice sicuro Pulici - ma si deve comunque fare attenzione all'affaticamento da fine stagione e da gare ravvicinate, che non permettono un buon recupero fisico e mentale. A Livorno sarà una partita tosta e con il Padova vedremo scintille, specie dopo la sentenza. Per non parlare poi dello scontro diretto con il Sassuolo nel recupero: tante partite importanti che il calendario e gli eventi hanno ravvicinato molto. Lì verrà fuori il vero carattere della squadra: in certi momenti è il cuore che fa muovere le gambe'.

    Quell'amore per la maglia e per la squadra che diventa sempre più raro nel calcio di oggi, ma di cui i tifosi granata sono assetati da sempre. 'Sono i tifosi a determinare se sei da Toro o no - riflette con un sorriso Mondonico -, non c'è una formula o un segreto particolare, non c'è qualcuno che a priori possa essere considerato da Toro: sono coloro che affollano gli spalti che decidono di farti entrare o meno nel loro cuore. Bisogna semplicemente essere: c'è una bella differenza dall'apparire'.

    (Tuttosport - Edizione Locale)

    Altre Notizie