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  • La Fiorentina e gli arbitri: cattivi pensieri

    La Fiorentina e gli arbitri: cattivi pensieri

    • Luca Cellini

    L'ultima beffa è arrivata dal referto del giudice sportivo: nessuna sanzione per Ezequiel Schelotto, che domenica scorsa ha colpito con un cazzotto in pieno viso il capitano della Fiorentina Manuel Pasqual, pochi istanti dopo il fischio finale. L'esterno sinistro viola non ha potuto festeggiare insieme ai suoi compagni il quinto successo consecutivo in campionato perché è rimasto per svariati minuti sul terreno di gioco, sotto le cure del massaggiatore Maurizio Fagorzi e del medico sociale Paolo Manetti, sanguinante e sotto shock per il colpo subito dall'argentino. L'episodio, trascurato da Giampaolo Tosel e dai suoi collaboratori, è solo l'ultimo di una lunga sequela di vicende che hanno penalizzato la Fiorentina

    Prima di Schelotto, a far arrabbiare e non poco il tecnico Vincenzo Montella era stata l'ammonizione rimediata contro l'Atalanta da David Pizarro, il quale, sotto diffida, dovrà saltare il prossimo turno di campionato. La sproporzione evidente fra i falli fatti, pochissimi per il cileno - meno di una decina in tutto - dalla prima giornata ad oggi, e i 'gialli' rimediati fino ad ora, lo porta ad essere una delle vittime preferite dei direttori di gara. 

    Prima ancora c'era stata la mancata sanzione contro Kucka, libero di colpire con una gomitata, al termine di Genoa-Fiorentina, Alberto Aquilani. E le ultime vittorie viola sono arrivate nonostante alcuni gravi errori arbitrali: dalla mancata espulsione di Bonera pochi istanti prima della fine del primo tempo della gara contro il Milan, passando per il gol in fuorigioco dell'Atalanta, senza dimenticare i torti subiti a Verona e a Parma.

    A differenza di Moratti, Agnelli, Galliani, Zeman o Lotito, che di volta in volta si lamentano della squadra guidata da Braschi, in via Manfredo Fanti nessuno vuole parlare di fischietti. Fa eccezione solo un dirigente che fino a pochi mesi fa trovava ampio spazio su giornali, siti e radio e che si è lasciato scappare, in forma anonima, un semplice: 'Mi vengono in mente tanti cattivi pensieri' (la stessa frase che utilizzò a Genova, tanti anni fa, l'allora tecnico viola Dino Zoff dopo una sfida contro la Samp).

    I tifosi gigliati invece non ci stanno: vedono infatti come unico ostacolo al sogno tricolore per Toni e compagni non le big della serie A, come Juve, Inter o Napoli, ma proprio gli arbitri. Nel frattempo Vincenzo Montella ha già trovato la strategia per andare oltre gli errori delle giacchette nere. 'Non fischio volutamente certi falli quando arbitro le partitine, così i miei giocatori si abituano - ha dichiarato poco tempo il tecnico gigliato -. So come vanno certe cose, e quanto conti in certi casi la sudditanza psicologica'.

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