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  • La Francia contro TikTok: minorenni a rischio abusi sessuali

    La Francia contro TikTok: minorenni a rischio abusi sessuali

    • Davide Fantozzi
    Il governo francese prende posizione contro TikTok. Al fine di tutelare i minorenni, principali utilizzatori del social cinese, è stata iniziata una campagna dal nome #Balancetontiktoker per portare all'attenzione della comunità i comportamenti inappropriati (i più reiterati sono la riproduzione di atti sessuali in video, hate speech, richieste di foto senza vestiti a ragazzi e ragazze pre-adolescenti, stalking e abusi verbali). 

    TikTok come lo conosciamo oggi ha cominciato a costruire la sua fortuna nel 2018, quando si sono unite sotto un’unica bandiera l’omonima app su iOS e musical.ly. Il funzionamento, come per ogni social, è intuitivo e immediatamente accattivante per i nativi digitali: hai la possibilità di creare il tuo contenuto video della durata massima di 15 o 60 secondi, aggiungi un base musicale o altri suoni di sottofondo ed è fatta. 

    Essendo una piattaforma piena di giovani che pensano, com’è sacrosanto, a divertirsi coi nuovi mezzi a disposizione senza pensare alle minacce via etere, è compito di altri tutelarli. Per questo la segretaria di Stato, Marléne Schiappa, sta richiedendo da giorni un incontro coi vertici della ByteDance, la società proprietaria di TikTok. Viene intanto recuperata dalla Schiappa una campagna usata in passato per casi analoghi su YouTube, #Balancetonyoutubeur, per denunciare i comportamenti inappropriati delle baby-star in video e tra i commenti anche sugli altri social (Instagram in particolare, ma anche Facebook) all’interno dei quali le brevi clip rimbalzano e trovano più ampia cassa di risonanza. 

    Nel frattempo, la segretaria manifesta il suo sostegno alle vittime di abusi, invitandole a parlarne coi genitori o attraverso il sito arretonslesviolences.gouv.fr. 
    Purtroppo le opportunità di svago digitali diventano presto occasioni per riversare odio o libido su quelli che sono solo ragazzi o poco più che bambini, che non dovrebbero avere mai la preoccupazione di essere minacciati in nessuna forma. La possibilità del commento o del video offensivo è talmente rapida che spesso non è filtrata da pensiero, e questo è un male. Ancora peggio se non ci si rende conto che queste sono le spie di problemi più grandi. 

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