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  • La Germania riparte, la Zweite Liga antipasto della Bundes. Ma i casi Werder e Dynamo Dresda svelano le falle del protocollo

    La Germania riparte, la Zweite Liga antipasto della Bundes. Ma i casi Werder e Dynamo Dresda svelano le falle del protocollo

    • Andrea Distaso
    La Germania calcistica è pronta a ripartire. Bundesliga e Zweite Liga - il corrispettivo della nostra Serie B - riaprono i battenti dopo lo stop forzato di due mesi a causa dell'emergenza coronavirus. Contrariamente a quanto deciso dai governi di Olanda, Francia e Belgio e in anticipo di almeno un mese rispetto a Italia, Spagna e Inghilterra, Angela Merkel ha dato il via libera ai club professionistici tedeschi per riprendere la stagione interrotta e dare un ulteriore tangibile segnale di come il Paese abbia imboccato il sentiero che conduce all'uscita dall'incubo.

    Del resto, sin dall'inizio la Germania ha trasmesso al suo popolo e anche fuori dai propri confini la sensazione di avere gli strumenti e l'organizzazione per fronteggiare una pandemia che continua a mietere vittime in giro per l'Europa e per il mondo e a compromettere significativamente le economie di tanti Paesi. Nonostante negli ultimi giorni l'indice di contagio abbia subito un lieve rialzo, i 175.000 casi conclamati di positività al Covid-10 e le 7.941 vittime rappresentano dati ben lontani dalle realtà più critiche. Tali da autorizzare la ripresa di un'industria che anche in Germania muove tantissimi soldi e che avrà il vantaggio di avere gli occhi del mondo puntati addosso per le prossime settimane, anche in virtù di quel protocollo di sicurezza a cui molti guardano come un modello. In caso di positività di un componente della squadra - allargata anche ai membri dello staff e chi lavora a contatto con i calciatori - nessuna quarantena per la totalità del gruppo, ma soltanto isolamento del soggetto coinvolto, come ha dimostrato il caso di ieri in seno al Werder Brema.

    SERIE A E SERIE B - Ma non è tutto oro quello che luccica. Se la Bundesliga è un campionato composto da formazioni con conti in ordine e la disponibilità economica di sottoporre costantemente i propri tesserati a tamponi ed esami clinici, il mondo della Zweite Liga ha già rivelato le inevitabili falle del sistema. Quelle che vanno a toccare le società meno attrezzate. La Dynamo Dresda, con due casi di giocatori positivi al coronavirus, è stata costretta a mettere in quarantena anche il resto della squadra: 14 giorni di stop e due partite di campionato, a partire da quella con l'Hannover di domani, rinviate. Il timore è che la possibilità di recuperarle in coda, una volta esaurito il periodo di emergenza, possa non bastare.

    I SOGNI DI ARMINIA E HEIDENHEIM - Dal punto di vista meramente sportivo, toccherà proprio alla Zweite Liga l'onore di inaugurare la ripartenza del calcio tedesco, in attesa che dalle 15.30 anche la Bundes - ovviamente a porte chiuse - torni protagonista. A 9 turni dal termine, la seconda divisione tedesca riprende con l'Arminia Bielefeld capolista, determinata a portare a termine la missione di ritrovare la massima serie a 11 anni di distanza dall'ultima volta e lasciarsi alle spalle il brutto ricordo dei tanti problemi finanziari che nella stagione passata l'avevano confinata addirittura nella terza serie. Alle sue spalle, premono le nobili decadute Stoccarda e Amburgo (retrocessa per la prima volta dalla Bundesliga al termine della scorsa annata), impegnate in una dura lotta con la rivelazione Heidenheim, che 6 anni dopo la prima storica promozione in Zweite sogna l'impresa di approdare in Bundesliga.

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