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  • La Juventus e le tedesche, dolori e gioie: dalla beffa Magath al gol alla Del Piero

    La Juventus e le tedesche, dolori e gioie: dalla beffa Magath al gol alla Del Piero

    La Juve e le tedesche... Una storia che martedì sera vivrà la sua 52a puntata. La Juve ha vinto 24 volte, perso 17 e 10 volte la sfida è finita in parità. Storia di gioie e di dolori: uno su tutti Atene '83, la finale che non puoi perdere, perché sei più forte, lo sanno tutti. Invece la vince l'Amburgo con il siluro di Magath. La gioia più grande è quella del '93: la Juve della seconda gestione Trap vince la Coppa Uefa in finale contro il Borussia Dortmund: 3-1 in Germania nel segno dei Baggio (un gol di Dino e due di Roberto) e 3-0 al Delle Alpi, ancora Dino Baggio doppietta e poi Andy Moeller.
     
    Ma una Coppa Uefa non basta per pareggiare la delusione di Atene: ci vogliono altre vittorie. Inizia il grande ciclo europeo della Juventus di Lippi, quello delle 4 finali in 4 anni. Nel '95 fa storia la decisione di rinnegare il Delle Alpi per giocare la semifinale Uefa contro il Borussia a San Siro. La Juve però ci vede giusto: fa un pienone di 80 mila, pareggia 2-2 (in gol ancora Roberto Baggio e poi Kohler in extremis) e va poi a vincere a Dortmund con una delle più belle punizioni nella carriera di Baggio, guadagnandosi la doppia finale che perderà contro il Parma. 
     
    Atene '83 viene in parte cancellata dal trionfo di Roma contro l'Ajax: è il 1996. Che c'entra la Germania? C'entra, perché la cavalcata parte proprio da là, da Dortmund, con un magico 3-1 in rimonta. Segna prima Padovano, poi arriva la firma tipica di Alex Del Piero, quella, per intenderci, dei gol alla Del Piero. Festa completata da Antonio Conte, che martedì sera proverà a trasmettere ai suoi un po' della grinta che metteva in campo allora. 
     
    A questo punto è chiaro: il Borussia con la Juve non ci prende proprio, non c'è confronto. Per questo nella finale di Champions del '97 il pronostico è scontato... e invece. Tra decisioni arbitrali discutibili e i tedeschi che a ogni tiro fanno gol (due volte con Riedle), c'è un tacco da antologia di Del Piero. E' il tacco della speranza bianconera, uccisa dal pallonetto di Ricken. 
     
    Nella storia della Juve e delle tedesche c'è anche la Coppa Uefa del 90', quella di Zoff allenatore, conquistata in finale con la Fiorentina dopo ben tre confronti con le tedesche Karl Marx Stadt, Amburgo e Colonia. E c'è pure la testata di Zidane a Kientz dell'Amburgo nella Champions del 2000/2001: 4-4 in Germania, 1-3 in casa con espulsione di Davids oltre che di Zidane, e bianconeri di Ancelotti subito a casa. 
     
    In questa storia non c'è traccia del Bayern fino al 2004: nel girone di Champions 1-0 a Torino per la Juve di Capello con gol di Nedved; 1-0 anche in Baviera, con papera di Khan e gol di Del Piero. Si qualificano comunque entrambe, come accade l'anno dopo: 2-1 per il Bayern in Germania, 2-1 per la Juve a Torino. La sfida si ripete nel girone di Champions del 2009/2010, ed ecco un'altra delusione. La squadra di Ferrara crolla in casa, 4-1 per il Bayern e addio Champions fino a quest'anno... Una disfatta da vendicare, perchè per diventare regine bisogna prima battere quei rompiscatole dei tedeschi... Conte già lo sa. E sa anche che non c'è da fidarsi di Heynckes: nel '98 guidava il Real Madrid, e con un gol in fuorigioco di Mijatovic vinse la finale di Champions sulla Juve. In quella partita c'era anche Conte.

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