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  • Romamania: Lazio superiore, per adesso. Petrachi fa miracoli, ma potrebbe non bastare

    Romamania: Lazio superiore, per adesso. Petrachi fa miracoli, ma potrebbe non bastare

    • Paolo Franci
    Più forte, più in palla, più squadra: pare lo slogan da campagna abbonamenti. E', in realtà, la Lazio che ha messo sotto la Roma nel derby. Obiettivamente (e per ora) le cose stanno così. Certo che al tramonto dei 180 minuti di campionato giocati dalla Roma, tra l'altro sempre all'Olimpico, non c'è di che stare tranquillissimi. La squadra è volenterosa e pare divertirsi nel seguire Fonseca, ma pare complessivamente fragile. E alla buona partenza di uomini quali Dzeko, Zaniolo, Kolarov,Florenzi, restano i dubbi sugli esterni offensivi ad esempio, con Under che fatica a convincere mentre Kluivert, benedetto ragazzo, mai che azzecchi la scelta giusta una volta presa palla. La difesa, poi, è quella che è: mal protetta o limiti dei giocatori? A me pare che la prima ipotesi sia la più corretta, anche se su alcuni interpreti ce ne sarebbero di cose da dire.

    Il punto è che Petrachi ha fatto un mezzo miracolo dovendo fare i conti con possibilità di spesa che non possono non riflettersi sugli errori _ gravissimi _ della scorsa gestione. E' del tutto evidente come una serie di acquisti sbagliati, se non addirittura illogici, e valutazioni esagerate per quel che realmente si acquistava (e pagava, dal punto di vista dell'ingaggio), pesino oggi sui bilanci economici e quindi sui destini giallorossi. In sostanza: se sbagli un giocatore e poi si deprezza o non riesci a venderlo, ok, tieni botta. Ma se gli errori sono in serie allora è ben altra storia. Quindi, a chi mi bacchetta con un, in sintesi, “ancora con Monchi?”, rispondo che a me di Monchi frega meno di zero e vorrei dimenticarlo in fretta. Il punto è che non si può. Perchè il peso delle sue operazioni grava sui conti di Trigoria e, quindi, sulle possibilità di movimento del club nella ricostruzione della rosa.

    Dicevo: Petrachi ha fatto un mezzo miracolo. Sì, con quel che ha e un pizzico di inventiva. Mkhitaryan e Kalinic sono due buone idee, ma è chiaro che stiamo parlando di giocatori che hanno bisogno di rilanciarsi. Smalling, se è venuto col sacro fuoco dentro, è centrale di spessore anche se, come sempre, aspetto il campo per giudicare. E in ogni caso non sono certo operazioni da svenarsi, se penso a quanto s'è speso per Nzonzi o Karsdorp, giusto per citarne un paio.

    Poi, volendo fornire un robusto alibi al club e a Fonseca, va detto che ritrovarsi con la quasi intera campagni acquisti ferma ai box nel derby ha il suo peso. Spinazzola, Veretout, Zappacosta _ il cui ko ha costretto il tecnico a cambiare assetto all'ultimo minuto _ sono giocatori che la Roma attuale non può regalare a nessuno senza risentirne. Figuriamoci alla Lazio attuale.
     

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