Romamania: Lazio superiore, per adesso. Petrachi fa miracoli, ma potrebbe non bastare
Il punto è che Petrachi ha fatto un mezzo miracolo dovendo fare i conti con possibilità di spesa che non possono non riflettersi sugli errori _ gravissimi _ della scorsa gestione. E' del tutto evidente come una serie di acquisti sbagliati, se non addirittura illogici, e valutazioni esagerate per quel che realmente si acquistava (e pagava, dal punto di vista dell'ingaggio), pesino oggi sui bilanci economici e quindi sui destini giallorossi. In sostanza: se sbagli un giocatore e poi si deprezza o non riesci a venderlo, ok, tieni botta. Ma se gli errori sono in serie allora è ben altra storia. Quindi, a chi mi bacchetta con un, in sintesi, “ancora con Monchi?”, rispondo che a me di Monchi frega meno di zero e vorrei dimenticarlo in fretta. Il punto è che non si può. Perchè il peso delle sue operazioni grava sui conti di Trigoria e, quindi, sulle possibilità di movimento del club nella ricostruzione della rosa.
Dicevo: Petrachi ha fatto un mezzo miracolo. Sì, con quel che ha e un pizzico di inventiva. Mkhitaryan e Kalinic sono due buone idee, ma è chiaro che stiamo parlando di giocatori che hanno bisogno di rilanciarsi. Smalling, se è venuto col sacro fuoco dentro, è centrale di spessore anche se, come sempre, aspetto il campo per giudicare. E in ogni caso non sono certo operazioni da svenarsi, se penso a quanto s'è speso per Nzonzi o Karsdorp, giusto per citarne un paio.
Poi, volendo fornire un robusto alibi al club e a Fonseca, va detto che ritrovarsi con la quasi intera campagni acquisti ferma ai box nel derby ha il suo peso. Spinazzola, Veretout, Zappacosta _ il cui ko ha costretto il tecnico a cambiare assetto all'ultimo minuto _ sono giocatori che la Roma attuale non può regalare a nessuno senza risentirne. Figuriamoci alla Lazio attuale.