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  • Da rigore a rigore, reazione di Dybala: ora il rinnovo, no a Barcellona e Real

    Da rigore a rigore, reazione di Dybala: ora il rinnovo, no a Barcellona e Real

    • Nicola Balice

    Non è un rigore sbagliato che può cambiare il giudizio su un giocatore. Una legge universale quella cantata da Francesco De Gregori. Ribaltando la questione, però, la risposta più forte dopo il decisivo errore dal dischetto di Doha è proprio firmata Paulo Dybala: che alla prima occasione utile si è ripreso la responsabilità di calciare un rigore, di trasformarlo in gol. Non era scontato, ma doveroso. Da qui si riparte, per un gol che non cancella la notte da incubo in Supercoppa ma che allo stesso tempo permette alla Joya di reagire nella sera in cui è riuscito a riprendersi una maglia da titolare della Juve. E con essa un ruolo da protagonista. Non ha brillato, no. Ma ha permesso insieme a Miralem Pjanic (anche per lui un'altra nottata ad intermittenza, ma quando si accende illumina per davvero il gioco) di fare in modo che Gonzalo Higuain potesse fare solamente quello per cui è stato pagato 90 milioni: il Gonzalo Higuain, quindi gol. Ha cominciato, insomma, a riprendersi la Juve e a prenderla per mano anche in una serata dove la lucidità non lo ha accompagnato, i 90 minuti che gli ha concesso Allegri serviranno anche a questo. Non ha incantato, ma Dybala ha lanciato tutti quei messaggi che doveva lanciare: al tecnico che lo ha centellinato senza trovare il coraggio di escludere Mandzukic nel finale di 2016, alla società in giorni in cui si è parlato tanto del suo futuro, a sé stesso in giorni in cui forse si è parlato troppo del suo futuro.

     

    INCEDIBILE – A tale proposito, le parole dello stesso Beppe Marotta continuano ad andare in una sola direzione: Dybala non va da nessuna parte. Perché la Juve è già il meglio che un giocatore possa desiderare, perché non è arrivata nessuna offerta nonostante tutto il rumore spagnolo né dal Barcellona né dal Real Madrid, perché Dybala è sta diventando grande in bianconero ed ha ancora tutto il tempo che serve per diventare un grandissimo. E il rinnovo che non è ancora arrivato, arriverà. Questione di tempo, di volontà e di progetto, non soltanto di cifre: per iniziativa della stessa Juve, non per richiesta del giocatore. L'adeguamento anche economico è giusto dopo quanto fatto in una stagione o poco più dal suo arrivo in bianconero, il giovane di belle speranze è diventato subito leader con i numeri del predestinato. Quanto fatto fin qui però non basterà, il 2017 dovrà vedere un Dybala capace di prendere sempre e comunque per mano la Juve, per fare in modo che tutti abbiano ragione: Real e Barcellona a volero, la Juve a blindarlo, Dybala a pretendere un trattamento da numero uno assoluto.


    @NicolaBalice


     


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