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  • La Sampdoria e la suggestione Totti, destinata a non realizzarsi
La Sampdoria e la suggestione Totti, destinata a non realizzarsi

La Sampdoria e la suggestione Totti, destinata a non realizzarsi

  • Lorenzo Montaldo
Francesco Totti ha fatto nuovamente parlare di sé. E' bastato un semplice post su Facebook, neppure troppo chiaro per la verità, a scatenare un'ondata di commenti e illazioni: il capitano giallorosso smette con il calcio, o lascia soltanto la Roma? Se sì, dove andrà? Se lo chiedono in molti, anche perchè ieri ha iniziato a circolare pure l'indiscrezione che raccontava di una società di Serie A interessata all'attaccante quarantenne.

Secondo l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport il club che più di ogni altro potrebbe essere collegato a Totti sarebbe la Sampdoria, anche perchè il patron Ferrero non ha mai fatto mistero della sua passione per il numero 10. Il Viperetta è stato a lungo tifoso della Roma, e Totti incarna meglio di chiunque lo spirito giallorosso. Ecco perchè Ferrero stravede per lui. Oltretutto un suo approdo a Genova rappresenterebbe la chiusura di un cerchio perfetto. Tutti ricorderete di quando un giovanissimo Totti fu ad un passo dal vestire il blucerchiato, all'epoca di Carlos Bianchi. A bloccarne la cessione, lo ha rivelato il Pupone stesso, fu Franco Sensi. Non c'è solo la Samp però: nei giorni scorsi scherzando - ma non troppo - anche Campedelli e Montella hanno ricordato a Totti dell'esistenza di Chievo e Milan. 

In realtà, sembra difficile ipotizzare un suo approdo in un'altra società di Serie A, e in particolare alla Sampdoria. Soprattutto tenendo conto della politica blucerchiata, fatta di investimenti sui giovani da mettere in mostra cercando la plusvalenza futura. Totti occuperebbe una casella nel reparto avanzato, quello che più di tutti si presta per valorizzare i propri gioielli. E poi risulta difficile immaginare 20 anni di Roma indossare la maglia di una squadra diversa in Serie A, magari pure a minutaggio ridotto. Più facile eventualmente l'ipotesi MLS, o Arabia, a meno che l'arrivo di Di Francesco a Roma non lo possa aiutare nel passaggio dal campo alla scrivania. Sempre ovviamente in giallorosso.

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