La squalifica-lampo dei cugini Raiola
La confederazione calcistica mondiale era stata lesta a recepire le squalifiche e a estenderle su scala mondiale. Il Tas le aveva parzialmente sospese, mantenendole soltanto per l'Italia. E ieri dall'Italia hanno mandato a dire che da queste parti è stato resettato tutto. Non è meraviglioso tutto ciò?
E tuttavia, rimossa la specifica causa del contendere, rimangono intatti gli scenari che Calciomercato.com ha illustrato nell'articolo di ieri. Il conflitto fra Infantino e Raiola rimane all'orizzonte. E questo primo passaggio andato a un metro dallo sfociare in scontro aperto ha ulteriormente alzato il livello della tensione. Vero è che, per il momento, tutto sia finito in burla. Come se l'appuntamento per un regolamento dei conti fosse saltato causa inceppamento della sveglia sul comodino. Ma di sicuro la volontà di andare allo scontro non è passata. Né da parte del presidente Fifa, né da parte Mino Raiola. Resta agli atti l'omerica figuraccia della Fifa. Che correndo in appoggio di una federazione affiliata è subito entrata in campo con l'artiglieria pesante. Per ritrovarsi sola al centro del campo di battaglia, col nemico comodamente spaparanzato sul divano di casa e l'alleato da proteggere che nel frattempo si è sfilato, quasi pentito d'aver scatenato tutto 'sto casino. No, non era una cosa seria. Infantino l'ha capito tardi. La prossima volta si muoverà con maggiore accortezza.
@pippoevai